Tunisi (Tunisia), 12 lug. (LaPresse/AP) – La Tunisia manterrà il suo Stato civile e democratico, ma con “un rimando islamico”. Lo ha dichiarato il primo ministro Hamadi Jebali, anche segretario generale di Ennahda, durante il discorso di apertura al congresso del partito islamico. I commenti del premier appaiono come una rassicurazione alle ansie emerse nei movimenti di opposizione, che con gli islamici al potere temono la perdita di una Tunisia laica e progressista.
Dopo la caduta dell’ex presidente Zine El Abidine Ben Ali in seguito alla rivoluzione dell’anno scorso che ha dato vita alla primavera araba, i tunisini hanno eletto il partito islamico moderato Ennahda al voto di ottobre. Sotto Ben Ali, il gruppo politico era considerato fuori legge. Il congresso di Ennahda, che proseguirà per quattro giorni, è il primo organizzato in pubblico.
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