Mosca (Russia), 6 lug. (LaPresse/AP) – Il Parlamento russo ha approvato in via preliminare una legge, sostenuta dal Cremlino, che imporrebbe dure regole alle organizzazioni non governative coinvolte in politica e finanziate da Paesi esteri. La normativa è stata approvata nella prima delle tre letture obbligatorie con 323 voti a favore, quattro contrari e un astenuto. Il voto finale sulla legge, che rientra in una serie di azioni di repressione delle libertà civili e del dissenso che ha accompagnato il ritorno di Vladimir Putin alla presidenza, potrebbe tenersi la settimana prossima.
Secondo la proposta, le ong che ricevono fondi dall’estero e sono coinvolte in attività politiche dovrebbero registrarsi ufficialmente come ‘attori stranieri’ e fornire informazioni dettagliate sulle loro operazioni. I gruppi in questione sarebbero infatti tenuti a presentare un rapporto sulle proprie attività ogni sei mesi e ad annunciare il loro ruolo di ‘attori stranieri’ ogni volta che dovessero presentare una dichiarazione pubblica.
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