Parigi (Francia), 27 giu. (LaPresse/AP) – La Francia appoggerà tutte le persone impegnate nella transizione democratica in Birmania e “non prenderà alla leggera questo processo”, per permettere al Paese di ottenere “una democrazia piena e completa”. Così il presidente francese François Hollande, che ha incontrato ieri a Parigi la leader dell’opposizione brimana, Aung San Suu Kyi, in visita nel Paese negli ultimi giorni del suo viaggio attraverso l’Europa. Il leader socialista ha poi dichiarato che la Francia guarderà con attenzione alle transazioni finanziarie e ai progetti industriali che una Birmania più aperta attirerà con maggiore slancio. Ieri sera l’attivista birmana e Hollande hanno cenato insieme, nel primo dei quattro giorni di visita del premio Nobel per la Pace in Francia, con cui chiude il suo viaggio in Europa. Negli ultimi giorni, Suu Kyi è stata in Svizzera, Norvegia, Irlanda e Regno Unito.
“Sono sempre molto turbata quando la gente parla di me come di un’icona. A me sembra che le icone stiano ferme a non fare nulla, mentre io lavoro moltissimo, posso assicurarvelo”, ha detto Suu Kyi, in conferenza stampa dopo l’incontro con Hollande. “Io – ha proseguito – rappresento il volto umano del movimento per la democrazia in Birmania ed è così che devo rimanere”. Ha anche detto di non serbare alcun rancore nei confronti di chi l’ha tenuta agli arresti domiciliari per quasi 15 anni. Ha puntualizzato che il centro dei suoi pensieri non è il passato e non lo sono “idee astratte di giustizia”, ma obiettivi e questioni pratiche.
Il premio Nobel per la pace, in visita in Europa per la prima volta da 24 anni, incontrerà oggi il ministro degli Esteri francese Laurent Fabius, con cui pianterà un ‘albero della libertà’ nel giardino della sede ministeriale sul Quai d’Orsay di Parigi. In seguito riceverà la cittadinanza onoraria della capitale francese, che le fu conferita nel 2004. Domani parteciperà a una conferenza alla Sorbona con 1.400 studenti.
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