Madrid (Spagna), 22 mag. (LaPresse/AP) – Insegnanti e studenti di tutti i livelli in Spagna sono in sciopero, per contestare i tagli all’educazione decisi dal governo come parte delle misure di austerità. Secondo i leader sindacali, l’80% dei docenti ha preso parte alla protesta. Molto più basse le cifre fornite dal ministero dell’Educazione, che parla di un 19% e loda gli insegnanti che si sono recati al lavoro. Ad aderire allo sciopero sono state 14 delle 17 regioni del Paese iberico.
La Spagna sta lottando con problemi di deficit, per evitare di dovere richiedere un prestito pubblico come già successo a Grecia, Irlanda e Portogallo. I tagli da 3 miliardi di euro previsti dal governo di Mariano Rajoy per il settore dell’educazione significano meno insegnanti, più studenti per classe, meno attività extra-curricolari e tasse universitarie più alte.
“Per noi – commenta il 21enne studente di giornalismo Andreu Vale – l’università è stata finora un luogo di conoscenza. Questa è la nostra idea di università. Ora sta diventando un luogo per reclutare un esercito di lavoratori”.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata