New York (New York, Usa), 5 apr. (LaPresse/AP) – Occore aumentare urgentemente gli aiuti umanitari per la regione africana del Sahel, dove almeno un milione di bambini rischia la malnutrizione. Questo l’appello del direttore dell’Unicef (Fondo delle Nazioni unite per l’infanzia), Anthony Lake, che ha parlato in Ciad. L’instabilità politica, ha spiegato Lake, insieme alla siccità, hanno creato “una tempesta perfetta” che ha reso vulnerabile gran parte della popolazione locale. Per rispondere alla crisi l’Unicef ha allestito centinaia di centri di riabilitazione nutrizionale negli otto Paesi situati nella zona del Sahel, ossia Mauritania, Mali, Burkina Faso, Niger, Ciad, Senegal, Sudan ed Eritrea. L’organizzazione, ha riferito Lake, ha ricevuto però soltanto la metà dei 120 milioni di dollari di cui ha bisogno per salvare le vite dei bambini e delle donne che subiscono le conseguenze di siccità, alti prezzi di prodotti alimentari e insicurezza in alcune parti della regione.

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