Sanford (Florida, Usa), 23 mar. (LaPresse/AP) – Migliaia di persone hanno partecipato stanotte a una marcia di protesta contro l’uccisione di Trayvon Martin, un 17enne di colore morto dopo che uno dei vigilantes di quartiere gli ha sparato a Sanford, in Florida, probabilmente insospettito dal fatto che aveva la testa coperta da una giacca perché pioveva. L’omicidio è avvenuto lo scorso 26 febbraio, ma è venuto alla luce solo pochi giorni fa principalmente tramite i social network. Alla campagna perché sia fatta giustizia hanno aderito anche personaggi pubblici come Spike Lee e Michael Moore. Per la manifestazione erano stati predisposti originariamente i locali di una chiesa con 400 posti a sedere, ma vista l’alta partecipazione l’evento è stato trasferito al Fort Mellon Park nel centro di Sanford. I dimostranti vogliono vedere in manette l’agente che ha sparato al ragazzino, George Zimmerman, che non è stato arrestato e dice di aver agito per legittima difesa. Il caso è attualmente al vaglio dell’ufficio del procuratore di Stato della Florida.
Ieri, dopo giorni di tam tam su Twitter, la protesta ha avuto un primo risvolto concreto: il capo della polizia di Sanford, Bill Lee, ha annunciato le sue dimissioni. Lee ha spiegato la sua decisione dicendo che la sua presenza era diventata elemento di distrazione per le indagini sul caso. La polizia, fra l’altro, è stata criticata per non aver ancora arrestato Zimmerman. La guardia, uno dei cittadini volontari che controllano i quartieri in ronde, sostiene di aver sparato dopo essere stato attaccato dal teenager, che era disarmato.
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