Bratislava (Slovacchia), 11 mar. (LaPresse/AP) – Il partito socialdemocratico Smer dell’ex premier Robert Fico ha vinto le elezioni parlamentari in Slovacchia con una larga maggioranza. A conteggi ultimati in tutti i 5.956 seggi, lo Smer ha chiuso al 44,4% dei voti, ottenendo così 83 seggi sui 150 del Parlamento. Questo permetterà al partito di Fico di governare da solo, senza bisogno di una coalizione, situazione che non si era mai verificata dal 1993, quando il Paese è nato dividendosi dalla Cecoslovacchia. “Ce l’abbiamo fatta grazie all’alternativa che abbiamo proposto. Abbiamo raggiunto questo risultato che, per essere onesti, è una piacevole sorpresa”, ha commentato l’ex premier dopo aver saputo il risultato del voto. Fico, considerato un leader populista, ha promesso di mantenere lo stato sociale e aumentare le imposte sui redditi più alti.

La coalizione di governo uscente, composta da quattro partiti, non è andata oltre i 51 seggi un Parlamento. Sul risultato pesa lo scandalo di corruzione che ha coinvolto i partiti di governo. Il nuovo partito Gente ordinaria, che si è battuto guidando una campagna contro la corruzione, ha ottenuto 16 seggi. Gli ultranazionalisti del Partito nazionale slovacco, conosciuto per i suoi commenti dispregiativi contro oppositori politici e minoranze rom e ungheresi, ha chiuso sotto il 5% necessario per entrare in Parlamento. L’affluenza alle urne ha raggiunto il 59,11%, un dato sopra le attese dopo che gli analisti avevano previsto un crollo record.

Sull’Unione cristiana e democratica slovacca della premier uscente Iveta Radicova e gli altri partiti della coalizione di governo hanno influito le accuse secondo cui un gruppo finanziario privato avrebbe corrotto politici del governo e dell’opposizione tra 2005 e 2006 per ottenere accordi di privatizzazione redditizi. Un ex ministro dell’Economia ha ammesso di aver ricevuto l’equivalente di 10 milioni di euro. Il partito della Radicova è stato al potere proprio nel biennio 2005-2006 e l’allora primo ministro, Mikulas Dzurinda, ha ricoperto nell’ultimo governo l’incarico di ministro degli Esteri, oltre che di presidente del partito. In totale l’Unione cristiana e democratica non è andata oltre al 5,9% dei voti, contro il 15,4 che aveva ottenuto nel 2010. La Radicova, prima donna a ricoprire l’incarico di premier nel Paese, lascerà la politica per dedicarsi all’attività di insegnamento all’università britannica di Oxford. In realtà, anche il partito Smer di Fico, al potere tra 2006 e 2010, è rimasto in parte coinvolto nelle accuse di corruzione, ma l’ex premier si è detto innocente, poiché non avrebbe comunque potuto influenzare alcuna decisione visto che durante il periodo a cui risale lo scandalo era ancora all’opposizione.

Fico ha criticato fortemente la guerra guidata dagli Usa in Iraq e durante il suo passato governo ha ritirato le truppe slovacche. Ha inoltre annunciato che non avrebbe permesso in nessun modo al piano dell’amministrazione Obama volto a rinnovare il sistema di scudo missilistico in Europa di aver base in Slovacchia. Tra le sue promesse elettorali, quelle di costruire un nuovo stadio di calcio nazionale e di non alzare l’età delle pensioni per le donne, perché “non se lo meritano”.

Il leader dello Smer è anche contrario ad ulteriori privatizzazioni dei beni statali e si oppone alle misure di austerity, così come all’aumento delle tasse. Gli analisti temono però che Fico, che ha condotto il Paese all’euro nel 2009, non sia pronto a intraprendere i passi necessari per abbassare l’alto tasso di disoccupazione, oltre al 13%, e ridurre il deficit al 3% entro il 2013, come richiesto dal patto firmato dall’Ue per i Paesi dell’eurozona. Tuttavia, commentando i risultati, il leader socialdemocratico si è detto pronto a rispettare gli obblighi del Paese, commentando: “Capiamo quanto importante sia avere le finanze pubbliche sane”.

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