Teheran (Iran), 26 gen. (LaPresse/AP) – L’Iran è pronto a discutere con l’Occidente nuovi negoziati sul nucleare. Lo ha dichiarato il presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad. L’annuncio arriva dopo le nuove sanzioni imposte da Ue e Usa contro la repubblica islamica, sebbene lo stesso Ahmadinejad abbia dichiarato che le misure non porteranno l’Iran a cedere alle richieste dell’Occidente. Gli Usa e i suoi alleati vogliono che Teheran interrompa il suo programma di arricchimento dell’uranio, nel timore che l’Iran stia sviluppando armi nucleari. La repubblica islamica sostiene che i suoi reattori servono solo a produrre energia elettrica. Ahmadinejad ha parlato da Kerman, nel sudest del Paese. In precedenza l’Iran aveva già lasciato intendere che era pronto a nuovi colloqui con i cinque membri permanenti del Consiglio di sicurezza delle Nazioni unite, a cui si aggiunge la Germania. Un team di delegati dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica dell’Onu (Aiea) dovrebbe recarsi a Teheran sabato.

Ahmadinejad ha accusato l’Occidente di aver fatto fallire i negoziati per spremere ulteriomente il suo Paese. “Siete voi che ve ne uscite ogni volta con delle scuse e scrivete risoluzioni per fare cadere i negoziati”, ha detto il presidente. “Perché dovremmo evitare i colloqui? Perché e come dovrebbe un partito che ha una logica ed è nel giusto sottrarsi ai negoziati? È evidente – ha aggiunto – che quelli che ricorrono alla coercizione sono contro i colloqui e accampano scuse per dare la colpa a noi”. Ahmadinejad ha poi ribadito che le sanzioni internazionali e l’embargo europeo sul petrolio si ritorceranno contro il vecchio continente, perché l’Iran ha relazioni commerciali minime con l’Ue. “Gli americani non comprano il nostro petrolio da trent’anni. La nostra Banca centrale non ha alcuna relazione con loro. Il nostro volume commerciale con Paesi stranieri ammonta a 200 miliardi di dollari. I nostri commerci con l’Europa – ha spiegato ancora – valgono tra i 23 e i 24 miliardi di dollari, il che equivale a circa il 10% del totale. L’Iran non soffrirà”.

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