Kano (Nigeria), 21 gen. (LaPresse/AP) – Le vittime degli attacchi condotti ieri nella città nigeriana di Kano dalla setta radicale islamica Boko Haram sono almeno 143. È quanto riferisce un funzionario dell’ospedale specialistico Murtala Muhammed, il maggiore della città. La cifra, spiega l’uomo rimasto anonimo, rappresenta il numero di corpi senza vita che si trovano ora nell’obitorio dell’ospedale e quelli già reclamati dalle famiglie per la sepoltura. Prima che il funzionario fornisse la cifra, i giornalisti di Associated Press avevano potuto contare oltre cento corpi nell’obitorio e visionare i documenti che attestano i decessi durante una visita effettuata in mattinata. Altri cadaveri potrebbero trovarsi in diverse cliniche e centri ospedalieri della città, dove vivono oltre 9 milioni di abitanti.
In mattinata la polizia federale nigeriana ha definito gli attacchi di ieri come “coordinati”. Le esplosioni, iniziate alle 17, dopo le preghiere del pomeriggio quando i lavoratori hanno iniziato a uscire dagli uffici, hanno colpito cinque edifici della polizia, due uffici dell’immigrazione e il quartier generale locale di servizi di sicurezza statali, ossia la polizia segreta nigeriana. “La polizia – spiega Olusola Amore, portavoce della polizia federale – ha dato il via alle indagini e ha chiesto ai residenti di mantenere la calma, mentre le forze di sicurezza stanno facendo del loro meglio per portare la situazione sotto controllo. La polizia fa appello alla popolazione di farsi avanti se avesse delle informazioni sull’identità e il luogo in cui potrebbero trovarsi questi teppisti. I dati forniti saranno trattati con la massima riservatezza”.
I volontari della Croce rossa sono stati impegnati fin da ieri nel soccorso ai feriti e nel recupero dei corpi senza vita. Secondo il portavoce Nwakpa O. Nwakpa, un’indagine in due ospedali della città mostra che i feriti nell’attacco sono almeno 50. Gli attentati di Boko Haram nel Paese africano sono sempre più frequenti. Secondo un conteggio di Associated Press, l’anno scorso il gruppo terroristico è stato responsabile della morte di almeno 510 persone, mentre da inizio 2012 le vittime sono almeno 219.
Dopo gli attacchi a Kano, anche un giornalista ha perso la vita. Si tratta di Enenche Akogwu, che lavorava come corrispondente per l’emittente privata Channels Television, ed è stato ucciso mentre stava filmando la scena dopo un’esplosione. Giovedì, in un ruscello di Jos, era stato trovato il corpo senza vita di un altro reporter, Nansok Sallah, dipendente della stazione radio statale Highland Fm. Secondo i colleghi sarebbe stato ucciso.
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