New York (New York, Usa), 20 gen. (LaPresse/AP) – Si è svolta oggi in diverse città degli Stati Uniti una manifestazione organizzata dal gruppo Move to Amend, in collaborazione con Occupy Wall Street, per protestare contro una decisione della Corte suprema degli Usa, che rimuove gran parte dei limiti ai finanziamenti elettorali da parte di società e sindacati. A Washington, dove 150 persone si sono ritrovate proprio davanti alla Corte suprema, 12 persone sono state arrestate, dopo essersi scontrate con la polizia. Undici sono state fermate sui gradini e nella piazza antistante alla corte, una invece all’interno dell’edificio.
Proteste simili si sono tenute anche in altre parti del Paese, benché la partecipazione non sia stata altissima. Due dozzine di persone si sono radunate davanti al tribunale federale di Baltimora e circa un centinaio fuori dalla corte federale di Minneapolis. Ad Albany i dimostranti erano una cinquantina, a Denver alcune decine. A Boston musicisti armati di flauti e tamburi hanno manifestato davanti alla corte federale, mentre alcuni partecipanti hanno vestito i loro cani con abiti gessati e cravatta, sostenendo che gli animali dovrebbero poter votare se lo possono fare le grandi imprese. A Cleveland tra 40 e 50 dimostranti con cappelli, cappucci e guanti, si sono radunati fuori dal tribunale Metzenbaum, per poi marciare per le strade della città. A St. Louis, dove poche persone si sono ritrovate fuori dal municipio, le rigide temperature hanno impedito una manifestazione più partecipata.
Sempre oggi, almeno 11 persone sono state arrestate durante una protesta nel centro di San Francisco per aver bloccato un’entrata dell’edificio Wells Fargo. Circa duecento manifestanti di Occupy Wall Street si erano radunati nel distretto finanziario per chiedere alle banche di mettere fine agli sfratti e ai pignoramenti. Dopo che i manifestanti si sono riversati per le strade, nell’area il traffico è stato deviato. I primi arresti, spiega Richard Corriea, comandante di polizia di San Francisco, sono avvenuti dopo che un gruppo si è rifiutato di rompere la catena umana che stava bloccando l’entrata del palazzo.
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