Rangoon (Birmania), 29 dic. (LaPresse/AP) – Almeno 17 persone sono morte e altre 108 sono rimaste ferite a Rangoon, in Birmania, in seguito a un incendio scaturito da una serie di esplosioni che hanno avvolto un magazzino statale e alcuni altri edifici vicini. Gli scoppi sono avvenuti nella notte, nel quartiere orientale di Mingalar Tahung Nyunt, mentre i vigili del fuoco stavano provando a spegnere le fiamme che si erano sviluppate nel magazzino, prima di diffondersi ad altri edifici. Decine di feriti e corpi senza vita sono stati portati via in ambulanze e camioncini, riempiendo il pronto soccorso dell’ospedale generale della città. Tra le vittime, spiega un’infermiera che non ha voluto rendere noto il proprio nome, ci sono anche sei pompieri che sono stati investiti dalle esplosioni durante l’incendio.

Non è ancora chiaro cosa abbia causato la deflagrazione. Secondo i residenti, l’incendio è iniziato nel magazzino dove sono stoccati prodotti elettronici e si è quindi diffuso a un altro magazzino dove si trovavano materiali chimici. Per ora le autorità non hanno fornito dettagli.

“Molte delle vittime – spiega Maung Win, residente 45enne – sono state colpite dai detriti dei muri e da lastre di pietra arrivate in strada a causa dell’esplosione”. La deflagrazione, che ha scosso l’intera città, distruggendo 76 case, 16 magazzini e un monastero buddista che si trova nelle vicinanze. Le finestre delle casa vicine sono andate in frantumi. Ora, un cratere di 6 metri per 4,5 è visibile sul posto, mentre fumo nero sale dalle macerie. I vigili del fuoco stanno cercando eventuali altre vittime tra i detriti.

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