Il Cairo (Egitto), 27 dic. (LaPresse/AP) – Una corte amministrativa egiziana ha ordinato alla giunta militare al governo di fermare i “test di verginità” sulle detenute, pratica condotta dai militari che ha causato sdegno e proteste tra attivisti e gruppi per i diritti umani. La decisione è stata emessa dopo che una delle donne che hanno subito l’abuso ha depositato due cause contro la pratica: una per chiedere che venga bandita, l’altra per accusare un ufficiale di violenza sessuale. Le prime accuse contro l’abuso sono emerse dopo una manifestazione in piazza Tahrir al Cairo il 9 marzo scorso, in cui uomini in abiti borghesi hanno attaccato i manifestanti e l’esercito ha sgomberato l’area con la forza. Secondo Human Rights Watch sono sette le donne che hanno subito questo tipo di abuso. Inizialmente le forze armate hanno negato che la pratica venisse condotta, ma poi un procuratore militare ha rivelato che l’esercito sta studiando il problema.
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