Rabat (Marocco), 29 nov. (LaPresse/AP) – Il re del Marocco Mohammed VI ha nominato primo ministro Abdelilah Benkirane, leader del partito islamico moderato Giustizia e sviluppo (Pjd), che ha vinto le elezioni di venerdì e ha ottenuto 107 su 395 seggi in Parlamento.

Il re ha ricevuto Benkirane nella città di Midelt e l’ha incaricato di formare il nuovo governo. Ancora un anno fa era impensabile che un membro del Pdj potesse guidare il governo, ma il movimento di protesta della primavera araba ha costretto Mohammed VI ad adottare emendamenti alla Costituzione e a tenere elezioni anticipate. Tra le riforme introdotte dal re anche quella che prevede più poteri per il capo del governo e l’obbligo di scegliere il premier tra i membri del partito che ha ottenuto più voti. Il Pdj è considerato islamico moderato e durante la campagna elettorale non ha affrontato temi come l’obbligo per le donne di indossare il velo o il divieto di vendere l’alcol. Si è invece impegnato a lottare contro la corruzione, riformare il sistema dell’istruzione e ridurre il tasso di disoccupazione.

“Il Pdj – ha affermato Benkirane domenica scorsa durante un comizio – è consapevole che la situazione politica in Marocco è molto tesa. Prometto un governo forte che darà speranza ai marocchini”. I ministri, ha aggiunto, saranno scelti in base alle loro competenze e non solo a seconda dell’appartenenza a uno schieramento politico. Il nuovo premier sostiene inoltre la forte posizione del re, anche se alcuni membri del suo partito preferirebbero che il ruolo del monarca fosse ridotto. “Il capo dello Stato – ha dichiarato domenica – è il re e nessuno può governare senza di lui. Se qualcuno può farlo, sicuramente non è Abdelilah Benkirane”.

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