Ginevra (Svizzera), 28 nov. (LaPresse/AP) – Le forze di sicurezza siriane commettono crimini contro l’umanità da marzo. È quanto si apprende da un’indagine condotta dalle Nazioni unite. Secondo la Commissione internazionale di inchiesta indipendente istituita dal Consiglio per i diritti umani dell’Onu il 23 agosto scorso, almeno 256 bambini sono stati assassinati dalle truppe del regime da marzo a inizio novembre. Alcuni ragazzini sono stati torturati sessualmente e una bambina di 2 anni è stata uccisa da colpi di pistola solo per evitare che diventasse una manifestante da adulta. Secondo la Commissione, che ha consegnato oggi un rapporto sulla Siria al Consiglio per i diritti umani, le forze governative hanno fatto un uso eccessivo della forza “sparando in modo indiscriminato contro manifestanti disarmati”, mentre cecchini hanno colpito civili nella parte superiore del corpo e in testa. Dall’indagine si apprende inoltre che il regime del contestato presidente Bashar Assad ha ordinato a forze di sicurezza e milizie di “sparare per uccidere”, in modo da annientare le rivolte.
Le forze di sicurezza siriane “hanno attuato torture in ugual modo su adulti e bambini”, si legge nel rapporto. “Secondo numerose testimonianze, diversi ragazzini sono stati soggetti a torture sessuali in centri detentivi di fronte a uomini adulti”, ha riferito il presidente della Commissione, Paulo Sergio Pinheiro. “Questi crimini – ha proseguito – comprendono omicidi, torture, stupri e altre forme di violenze sessuali. Abbiamo prove molto solide”. I membri della Commissione e il suo staff non hanno potuto entrare in Siria, ma hanno basato il rapporto sulle dichiarazioni di 223 persone, tra vittime e testimoni. Le persone ascoltate dal team dell’Onu comprendono soldati disertori passati all’opposizione per essersi rifiutati di sparare sui dimostranti.
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