Beirut (Libano), 15 nov. (LaPresse/AP) – Almeno 50 persone hanno perso la vita ieri nelle violenze scoppiate in diverse parti della Siria. Lo riferiscono i Comitati di coordinamento locali, un gruppo che aiuta a organizzare e monitorare le proteste antigovernative nel Paese. Secondo l’Osservatorio siriano per i diritti umani con sede nel Regno Unito i morti sarebbero 69, di cui 34 soldati che si sono scontrati con militari disertori passati all’opposizione. Un residente della zona vicino alla città di Khirbet Ghazaleh, nella provincia di Daraa, ha detto di aver sentito spari intensi per più di quattro ore. L’uomo ha chiesto di rimanere anonimo per paura di rappresaglie da parte del governo. Un attivista locale ha contato 12 corpi di civili uccisi dalle forze di sicurezza. “Ho visto due veicoli corazzati dell’esercito completamente bruciati”, ha riferito l’uomo al telefono, chiedendo di rimanere anonimo. Secondo le Nazioni unite, 3.500 persone hanno perso la vita negli ultimi otto mesi di rivolta anti-regime in Siria.

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