Pechino (Cina), 3 nov. (LaPresse/AP) – La navetta spaziale cinese Shenzhou 8, lanciata martedì, e il modulo Tiangong 1 si sono ancorati con successo nelle prime ore del mattino e ora orbitano insieme attorno alla Terra. Lo rende noto Wu Ping, la portavoce del programma spaziale cinese. Si tratta di un passo importante verso la futura creazione di una stazione spaziale cinese. Finora Usa e Russia erano stati gli unici Paesi a portare a termine con successo la tecnica dell’attracco nello spazio. Secondo le parole di Wu Ping, l’ultimo passo cinese è “una pietra miliare e crea una solida base per le future missioni”. Shenzhou 8 e Tiangong 1 rimarranno ora agganciati per 12 giorni, per compiere test, quindi un secondo attracco sarà seguito da due giorni di volo. Shenzhou 8 dovrebbe tornare sulla terra il 17 novembre.

“Il nostro obiettivo – ha continuato la portavoce – è fare del nostro meglio per effettuare test multipli nel contesto di un solo lancio, in modo da massimizzare i benefici attraverso un numero limitato di lanci”. La Cina ha inaugurato il programma per una propria stazione spaziale dopo essere stata respinta nei ripetuti tentativi di unirsi alla Stazione spaziale internazionale, a cui partecipano 16 Paesi. Le obiezioni principali a un coinvolgimento cinese sono venute dagli Stati Uniti, timorosi che il programma spaziale di Pechino possa avere un risvolto militare.

In termini di tecnologia, il lancio del Tiangong 1 pone la Cina nella posizione in cui si trovavano gli Usa negli anni ’60, durante il programma Gemini. Pechino però si muoverà molto più velocemente non avvenne allora. Due nuove missioni di ancoraggio con il modello Tiangong 1 sono in programma per il prossimo anno, una delle quali con equipaggio. Pechino allestirà un laboratorio spaziale a partire dal 2015 e la sua vera e propria stazione spaziale sarà lanciata in tre sezioni tra il 2020 e il 2022. Tutte i componenti del meccanismo di ancoraggio e oltre 600 strumenti a bordo sono stati progettati e realizzati da compagnie di Stato e private cinesi. Il presidente Hu Jintao ha lodato l’operazione avvenuta nella notte con un messaggio da Cannes, dove si trova per il vertice del G20. Come spiega l’agenzia di stampa Xinhua, il premier Wen Jiabao e altri funzionari di vertice hanno osservato lo storico momento da un centro aerospaziale di Pechino.

La stazione cinese, che peserà 60 tonnellate quando sarà completata, sarà più piccola rispetto alla stazione internazionale che dovrebbe continuare a lavorare fino al 2028. La Cina ha lanciato il primo volo con equipaggio nel 2003, diventando il terzo Paese dopo Russia e Usa a inviare uomini nello spazio. Nel programma spaziale di Pechino è previsto anche l’atterraggio sulla Luna, probabilmente con astronauti. Secondo Wu Ping “la tecnologia spaziale è strettamente legata alla vita di ogni giorno della popolazione”, perché i benefici delle tecnologie spaziali sono molto ampi. Vanno infatti, spiega la portavoce, dall’uso dei satelliti per i navigatori e le trasmissioni tv, ai progetti di pannolini per i bambini, alla liofilizzazione di ingredienti utilizzati per gli spaghetti istantanei.

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