Erfurt (Germania), 24 set. (LaPresse/AP) – Questa mattina un uomo ha aperto il fuoco a Erfurt, in Germania, vicino alla piazza della Cattedrale dove papa Benedetto XVI stava per celebrare una messa all’aperto nel terzo giorno della visita nel suo Paese natale. La polizia ha spiegato che un uomo ha sparato, secondo le prime notizie colpendo un agente che non sarebbe rimasto ferito. L’uomo è in custodia. La messa è poi stata celebrata come programmato. Il portavoce del Vaticano, il reverendo Federico Lombardi, ha detto che “non c’è stata preoccupazione” tra l’entourage del pontefice. Intanto, il Papa ha lasciato Erfurt ed è arrivato a Friburgo, ultima tappa del suo viaggio.

Ieri, Benedetto XVI ha incontrato rappresentanti delle comunità musulmana e luterana, e poi vittime di abusi sessuali commessi da sacerdoti. “Mi sembra che ci possa essere una fertile collaborazione tra cristiani e musulmani”, ha detto il papa durante l’incontro a porte chiuse di ieri, secondo il discorso fornito dal Vaticano. “Come credenti – ha continuato – mettendo da parte le nostre rispettive convinzioni, possiamo offrire una importante testimonianza in molte aree chiave della nostra società. Penso, ad esempio, alla protezione della famiglia basata sul matrimonio, al rispetto per la vita in ogni fase del suo corso naturale e alla promozione di una miglior giustizia sociale”. Ha spinto sull’importanza di tutte le fedi per riportare la religione al centro della vita della società moderna: “Non è solo importante per la coesistenza pacifica, ma anche per il contributo che ciascuna Chiesa può dare alla costruzione del bene comune di questa società”. Il presidente del Consiglio centrale dei musulmani tedeschi, Aiman Mazyek, ha definito le sue parole un “segnale importante e amichevole” e detto che fanno sperare in relazioni più strette. Nell’incontro con i luterani, il Papa non ha invece aperto a maggior unità tra i cristiani, come molti speravano. Ha elogiato Martin Lutero per la “profonda passione e forza trainante” delle sue convinzioni, ma non ha annunciato alcun passo concreto a favore dell’unità. In proposito ha detto di sapere che molti si attendevano un “regalo ecumenico”, ma ha definito questa aspettativa “una scorretta lettura politica della fede e dell’ecumenismo”.

Incontrando le vittime degli abusi sessuali da parte di sacerdoti, il Papa si è detto “toccato e profondamente scosso” per la sofferenza delle persone abusate. Emmanuel Henckens, membro del Survivors network of those abused by priests (gruppo di vittime di violenze sessuali compiute da religiosi), ha detto che l’incontro di ieri “farà sentire meglio per un po’ una manciata di individui colpiti dalle violenze, ma non farà niente per evitare che i preti molestino bambini o che i vescovi commettano crimini”.

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