Beirut (Libano), 19 ago. (LaPresse/AP) – Manifestazioni antigovernative sono in corso in tutta la Siria dopo la preghiera del venerdì e almeno 20 persone sono morte perché le forze di sicurezza hanno aperto il fuoco sulla folla. Lo riferiscono l’Osservatorio siriano per i diritti umani e i Comitati di cooordinamento locale (Lcc), gruppo che documenta le proteste anti-regime.
Le proteste. I dimostranti stanno protestando a Damasco, nella città centrale di Homs, nella provincia meridionale di Daraa, nella città costiera di Latakia e a Deir el-Zour, nell’est del Paese.
Le vittime. Secondo l’Osservatorio siriano per i diritti umani, otto persone sono morte nel villaggio meridionale di Ghabagheb, altre cinque nel vicino Hirak, tre a Homs, due nei sobborghi di Damasco e altre due nei villaggi meridionali di Inkhil e Nawa. Il numero dei morti è stato confermato anche dai Comitati di coordinamento locale. Molte persone sono state arrestate oggi durante le proteste, ma non è chiaro quante siano.
La tv di Stato siriana ha riferito anche che uomini armati hanno ucciso un poliziotto e ne hanno feriti altri quattro ad Harasta, sobborgo di Damasco. Sempre oggi secondo la tv di Stato quattro agenti sono stati feriti a Inkhil.
Video choc. Un video amatoriale postato oggi online dagli attivisti siriani mostra due soldati in uniforme che prendono a calci e schiaffi dentro un autobus una dozzina di persone arrestate e le costringono a cantare “le nostre anime e il nostro sangue sacrifichiamo per te Bashar” e “Soltanto Dio, Siria e Bashar”. Associated Press non ha potuto verificare l’autenticità dei video.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata