Kabul (Afghanistan), 7 ago. (LaPresse/AP) – Trentotto militari sono morti nella notte in Afghanistan, quando l’elicottero su cui viaggiavano si è schiantato, abbattuto a quanto sembra da militanti talebani. Tra le vittime ci sono 7 soldati dell’esercito afghano, un interprete civile e 30 militari statunitensi. Tra loro 22 membri dei Navy Seal, appartenenti alla stessa unità della squadra che ha condotto la missione contro Osama bin Laden il 2 maggio in Pakistan. Sembra però che nessuno di loro avesse partecipato in prima persona al raid di Abbottabad. Da quanto riferisce una fonte, la squadra era composta anche da tre controllori aerei dell’Air Force, un cane e il suo addestratore, l’equipaggio dell’elicottero. Si tratta del più alto numero di militari morti in un evento singolo nel Paese.

I talebani hanno rivendicato la responsabilità, sostenendo di aver abbattuto l’elicottero durante un combattimento. Il presidente afghano Hamid Karzai in una nota ha spiegato che i fatti si sono verificati nella provincia di Wardak e aggiunto di aver inviato le condoglianze al presidente americano Barack Obama. Intanto il portavoce dei talebani Zabiullah Mujahid ha spiegato con una dichiarazione scritta che nella notte la Nato ha attaccato una abitazione in cui si erano radunati militanti talebani, che hanno quindi sparato e abbattuto il velivolo, uccidendo i militari a bordo. Ha aggiunto che nello scontro sono rimasti uccisi otto insorti.

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