Rio de Janeiro (Brasile), 31 lug. (LaPresse/AP) – Il ministero del Lavoro del Brasile ha reso noto che 251 datori di lavoro saranno accusati di riduzione in schiavitù di propri dipendenti. La lista di chi viene incriminato con questo capo d’accusa è diffusa ogni due anni nel Paese sudamericano. L’ultima versione è stata pubblicata ieri e include due sindaci, mentre lo Stato che conta il maggior numero di casi è il Parà. A dicembre 2010 furono 220 gli imprenditori denunciati. Tra i casi di persone ridotte in schiavitù ci sono lavoratori costretti a orari estenuanti e altri cui è impedito allontanarsi a causa di un debito con il proprio capo. La persona incaricata delle indagini al ministero è Guilherme Moreira, che ha detto che i nomi degli imprenditori vengono mantenuti sulla lista per due anni, o fino a quando pagano le multe legate alle accuse.
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