Londra (Regno Unito), 11 lug. (LaPresse/AP) – Il fondatore di WikiLeaks Julian Assange è atteso domani in tribunale a Londra per un nuovo atto della sua battaglia contro l’estradizione in Svezia, dove è accusato di stupro e molestie sessuali. L’udienza inizierà domani alle 11.30 ora italiana e potrebbe durare fino a mercoledì. La sentenza però potrebbe rimanere riservata, ossia non essere resa pubblicata per giorni o addirittura settimane. Sono attese proteste davanti alla neogotica Corte reale di giustizia, dove il caso sarà discusso.

Assange nega di aver commesso i crimini di cui è accusato e i suoi sostenitori credono che la causa portata avanti in Svezia sia manipolata per fini politici. Le autorità svedesi respingono el accuse e il 24 febbraio scorso un giudice britannico ha deciso in loro favore, dicendo che non ci sono ragioni per credere che il fondatore di WikiLeaks non venga sottoposto a un giusto processo nel Paese scandinavo. Se l’appello sarà respinto, Assange ha promesso di portare il caso anche davanti alla Corte suprema britannica o alla Corte europea per i diritti dell’uomo.

In questi mesi Assange si è battuto contro la decisione e ha continuato a lavorare da un casa nell’est dell’Inghilterra, di proprietà di un suo sostenitore, dove si trova agli arresti domiciliari. Ma in un’intervista rilasciata lo scorso mese, il giornalista australiano ha dichiarato che le difficili condizioni a cui è sottoposto (coprifuoco notturno, braccialetto elettronico e report quotidiani alla polizia) hanno intralciato le sue attività lavorative.

Intanto, online un membro di alto profilo di Anonymous (gruppo organizzato di hacker sostenitori di WikiLeaks) ha fatto sapere che dati confidenziali statunitensi potrebbero essere pubblicati proprio in coincidenza con l’udienza. Da mesi WikiLeaks non accetta nuovi materiali, anche se l’ultima pubblicazione del sito ad aprile ha offerto una serie mai vista di informazioni sui detenuti di Guantanamo.

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