Roma, 18 lug. (LaPresse) – Su Progetto Italia "siamo arrivati: mancano gli organi collegiali degli altri soggetti, mentre il nostro ha già deliberato: tutto si deve chiudere per forza entro il 31 luglio, termine dato dal tribunale" nell'ambito del piano concordatario per Astaldi. Così l'a.d. di Salini Impregilo, Pietro Salini, a margine della presentazione del Rapporto Sostenibilità di Fs. Progetto Italia, che prevede un'offerta vincolante e condizionata di Salini Impregilo ad Astaldi, "crea enorme valore per tutti gli azionisti; fa ripartire oltre 35 miliardi di investimenti in infrastrutture, nel Nord e nel Sud del Paese; risolve il problema dell'occupazione per 30 mila persone che oggi sono a rischio", ha aggiunto l'amministratore delegato. "La governance sarà improntata alla best practice, gli azionisti di lungo periodo saranno riflessi all'interno di questa governance", ha spiegato Salini, sottolineando il ruolo che avranno le banche e, in particolare, Cassa Depositi e Prestiti.

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