Golden power, Ue apre la procedura di infrazione contro l’Italia

Golden power, Ue apre la procedura di infrazione contro l’Italia
Sede della Commissione Ue a Bruxelles, 2 marzo 2019 (Photo by: Winfried Rothermel/picture-alliance/dpa/AP Images)

Giorgetti: “Risponderemo ai rilievi e faremo una proposta per superare le obiezioni”

La Commissione europea apre una procedura di infrazione nei confronti dell’Italia sull’uso del golden power, invitandola a conformarsi alla normativa bancaria dell’Ue.

Golden power, Ue spiega le motivazioni

Bruxelles, viene riportato, ha deciso oggi di avviare una procedura di infrazione inviando una lettera di costituzione in mora a Roma per il mancato rispetto del regolamento sul Meccanismo di vigilanza unico, della direttiva sui requisiti patrimoniali, nonché degli articoli 49 e 63 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea. La Commissione ha “espresso preoccupazione” in merito alla normativa sui cosiddetti ‘golden Powers’, che conferisce al governo italiano ampie prerogative per esaminare, bloccare o imporre condizioni alle operazioni societarie nel settore bancario.

“Pur essendo intesa a salvaguardare la sicurezza nazionale e l’ordine pubblico, questa normativa, così come applicata dalle autorità italiane, rischia di consentire interventi ingiustificati per motivi economici, che compromettono i principi di libertà di stabilimento e di libera circolazione dei capitali all’interno del mercato unico”, viene riferito. Inoltre, viene riportato, la normativa italiana si sovrappone alle competenze esclusive della Banca Centrale Europea nell’ambito del Meccanismo di Vigilanza Unico. La Commissione invia pertanto una lettera di costituzione in mora all’Italia, che dispone ora di due mesi per rispondere e porre rimedio alle carenze sollevate. In assenza di una risposta soddisfacente, Bruxelles potrà decidere di emettere un parere motivato.

Giorgetti: “Risponderemo ai rilievi Ue”

“La commissione solleva obiezioni sulla norma cosiddetta Golden Power, riformata nel 2022 con il governo Draghi. Sulla base delle valutazioni della sentenza risponderemo ai rilievi che ci vengono mossi nelle sedi competenti. Con spirito costruttivo e collaborativo faremo una proposta normativa che farà chiarezza e supererà le obiezioni. Siamo convinti che permetterà di avere un quadro di competenze condiviso”, ha dichiarato il ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti.

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