Nestlé taglia 16mila posti di lavoro. Lo farà – come ha annunciato il ceo Philipp Navratil – a livello globale nei prossimi due anni.
Il ceo Navratil è stato nominato a settembre dopo il licenziamento di Laurent Freixe.
L’annuncio dell’azienda alimentare svizzera, una delle più grandi al mondo, arriva dopo una lunga scia di altre industrie che hanno deciso di ristrutturare e tagliare posti di lavoro, come Lufthansa, Bosch, Volkswagen.
Fatturato in calo nel 2025
Nei primi nove del 2025 mesi il fatturato è calato dell’1,9% a 65,9 miliardi di franchi svizzeri. La crescita organica delle vendite è stata del 3,3%, con un andamento positivo in tutte le zone e nelle attività gestite a livello globale. La crescita interna reale si è rafforzata allo 0,6%, mentre i prezzi sono rimasti stabili al 2,8%. Le fluttuazioni dei cambi hanno avuto un impatto negativo del 5,4% e le acquisizioni nette un impatto positivo dello 0,1%.
Risparmio e ristrutturazione
Il taglio dell’organico riguarderà circa 12mila impiegati in diverse funzioni e aree geografiche, con un risparmio annuo di un miliardo di franchi entro la fine del 2027, il doppio rispetto al Piano originale di 0,5 miliardi, con i relativi costi di ristrutturazione una tantum che dovrebbero essere pari al doppio del risparmio annuo.
Ci sarà un’ulteriore riduzione di circa 4mila dipendenti nell’ambito delle iniziative di produttività in corso nella produzione e nella catena di fornitura.
“Cambiare rapidamente”
“Il mondo sta cambiando e Nestlé deve cambiare più rapidamente – ha dichiarato Navratil – ciò comporterà decisioni difficili ma necessarie per ridurre il personale nei prossimi due anni. Lo faremo con rispetto e trasparenza. Insieme ad altre misure, stiamo lavorando per ridurre sostanzialmente i nostri costi e oggi stiamo aumentando il nostro obiettivo di risparmio a 3 miliardi di franchi entro la fine del 2027“.