Per i mutui per comprare casa lieve calo del tasso a settembre 2025. E’ il dato principale del bollettino mensile dell’Abi. Ad agosto era invece in rialzo.
Giù i tassi dei prestiti per la casa
Il tasso medio sui mutui per l’acquisto della casa è al 3,25%, in calo rispetto al 3,28% di agosto, mentre il tasso medio sui nuovi finanziamenti alle imprese è sceso al 3,33% dal 3,38% del mese precedente. A livello complessivo, il tasso medio sul totale dei prestiti è invece pari al 3,92%, stabile rispetto ad agosto.
Aumenta il numero dei prestiti
L’ammontare dei prestiti a imprese e famiglie sia cresciuto dell’1,8% rispetto ad un anno prima, in accelerazione rispetto al +1,6% del mese precedente.
Da 9 mesi si registra un incremento
“Per le famiglie è il nono mese consecutivo in cui si registra un incremento – afferma l’Abi – per le imprese è il terzo mese consecutivo in cui crescono i finanziamenti”. I crediti deteriorati sono diminuiti ad agosto a 29,3 miliardi di euro dai 30,2 miliardi di marzo 2025.
Tassi stabili nei primi di ottobre 2025
Sostanzialmente stabili nei primi nove giorni di ottobre 2025 i tassi di mercato. Il tasso Euribor a 3 mesi è stato in media del 2,02%, inferiore di un punto base rispetto al livello medio registrato a settembre 2025 (2,03%). Il tasso lordo dei Bot a sei mesi è stato in media del 2%, in diminuzione di un punto base rispetto al livello medio registrato a settembre 2025 (2,01%). Il tasso Irs a 10 anni è stato in media del 2,70% superiore di un punto base rispetto a settembre 2025 (2,69%). Il tasso lordo dei Btp a 10 anni è stato in media del 3,55% inferiore di un punto base rispetto a settembre 2025 (3,56%).
Raccolta diretta in aumento del 2,8%
A settembre 2025 la raccolta diretta complessiva (che comprende depositi da clientela residente e obbligazioni) è risultata in aumento del 2,8% annuo, proseguendo così la dinamica positiva registrata da inizio 2024 (+2,7% ad agosto). La raccolta indiretta, cioè gli investimenti in titoli custoditi presso le banche, presenta un incremento di 116,9 miliardi tra agosto 2024 e agosto 2025 (19,7 miliardi famiglie, 19 miliardi imprese, restante agli altri settori, imprese finanziarie, assicurazioni, pubblica amministrazione). I depositi, nelle varie forme, sono cresciuti del 2,8% su base annua (+2,7% il mese precedente), mentre la raccolta a medio e lungo termine, tramite obbligazioni, è aumentata del 2,8% rispetto ad un anno prima (+2,1% nel mese precedente).

