Il Fondo Monetario Internazionale (Fmi) ha alzato le stime di crescita globale. Per il 2025 il Pil globale viene previsto in crescita del 3%, uno 0,2% in più rispetto ad aprile: a pesare sono gli accordi commerciali raggiunti tra Washington e gli altri Paesi prima dell’entrata in vigore dei dazi Usa. Miglioramento anche nelle stime per il 2026, di un solo decimale, al 3,1%.
+1% in Eurozona nel 2025, stima alzata dello 0,2%
Nell’aggiornamento di luglio del World Economic Outlook del Fondo Monetario internazionale si legge che nell’Eurozona, la crescita dovrebbe accelerare all’1,0% nel 2025 e all’1,2% nel 2026. Si tratta di una revisione al rialzo di 0,2 punti percentuali per il 2025, ma è in gran parte determinata dal forte risultato del Pil in Irlanda nel primo trimestre dell’anno, sebbene l’Irlanda rappresenti meno del 5% del Pil dell’area dell’euro. Stime al rialzo anche per l’Italia (+0,1%) nel 2025: si attesta allo 0,5% rispetto al precedente 0,4%. Invariata la stima relativa al 2026, stabile a +0,8%.
Gourinchas (Fmi): “Contesto resta precario, problemi se falliscono accordi”
Pierre-Olivier Gourinchas, capo economista e direttore del dipartimento di ricerca del Fondo Monetario Internazionale, ha presentato i risultati dell’aggiornamento di luglio del World Economic Outlook dell’ente, sottolineando che “l’attuale contesto commerciale rimane precario”. “Una volta scaduta la ‘pausa’ il primo agosto, o in caso di fallimento degli accordi esistenti, i dazi potrebbero essere ripristinati a livelli molto più elevati. In tal caso, le simulazioni suggeriscono che la produzione globale sarebbe inferiore dello 0,3% nel 2026. Senza accordi globali, l’attuale incertezza commerciale potrebbe pesare sempre più sugli investimenti e sull’attività economica”, ha dichiarato Gourinchas.
Gourinchas (Fmi), riportare stabilità essenziale per ridurre incertezza
“Il ripristino della stabilità nella politica commerciale è essenziale per ridurre l’incertezza politica. Esortiamo tutte le parti a risolvere le controversie commerciali e a concordare quadri normativi chiari e prevedibili. È necessario compiere sforzi collettivi per ripristinare e migliorare il sistema commerciale globale”, ha aggiunto Pierre-Olivier Gourinchas.

