Impennata dei prezzi dei carburanti a causa degli aumenti delle quotazioni internazionali del petrolio. Codacons: "Fermare speculazioni"

I prezzi di benzina e gasolio sono “in rapida salita” a causa degli aumenti delle quotazioni internazionali “per effetto della guerra tra Israele e Iran”. Questo quanto emerge dal monitoraggio dell’andamento dei prezzi sulla rete italiana in base all’elaborazione di ‘Quotidiano energia’. In particolare la benzina in self supera gli 1,7 euro al litro mentre il diesel sempre in self va oltre gli 1,6 euro al litro. Per il servito si sfiorano gli 1,850 euro al litro per la benzina; il diesel servito lambisce gli 1,750 euro al litro.

I prezzi medi nazionali di benzina e diesel

In base all’elaborazione di ‘Quotidiano energia’ – sui dati comunicati dai gestori all’Osservaprezzi del ministero delle Imprese e del made in Italy, aggiornati alle 8.00 del 15 giugno – il prezzo medio nazionale praticato della benzina in modalità self è 1,710 euro al litro; il prezzo medio praticato del diesel self è 1,609 euro al litro. Per quanto riguarda la modalità con servizio, per la benzina il prezzo medio praticato è 1,849 euro al litro; la media del diesel servito è 1,749 euro al litro. I prezzi medi praticati del Gpl sono tra 0,718 e 0,735 euro al litro. I prezzi medi del metano auto vanno da 1,447 a 1,512 euro al kg.

Codacons: “Ora il governo intervenga contro le speculazioni”

“Il repentino aumento dei listini dei carburanti in Italia è del tutto inaccettabile e deve portare il governo ad intervenire con urgenza per bloccare qualsiasi forma di speculazione a danno degli automobilisti”, afferma il Codacons, commentando la fiammata dei prezzi di benzina e gasolio. “L’allarme lanciato dal Codacons la settimana scorsa, in occasione del rialzo del petrolio, trova purtroppo conferma nei dati ai distributori, con la benzina che vola sopra quota 1,7 euro al litro”, denuncia l’associazione: “Rincari alla pompa che confermano le anomalie esistenti in Italia nel settore dei carburanti, con i listini al pubblico che aumentano immediatamente al salire del petrolio, nonostante la benzina e il gasolio venduti oggi agli automobilisti siano stati acquistati mesi fa dai marchi petroliferi, quando le quotazioni del greggio erano ben inferiori a quelle odierne“, si legge in una nota. “Per tale motivo il Codacons chiede al governo di intervenire con urgenza per monitorare la situazione e bloccare sul nascere qualsiasi speculazione che arrecherebbe un danno economico enorme ai cittadini, considerato il prossimo periodo di partenze estive“, conclude.

 

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