Lorenzo Fagnoni, presidente di Property Managers Italia e Ceo di ApartmentsFlorence: "Vittoria della legalità e del buonsenso"

Il Tar del Lazio annulla l’obbligo di check-in di persona per i B&B. “La decisione del Tar del Lazio è una vittoria della legalità e del buon senso: nel 2025 è folle pensare di vietare strumenti tecnologici che permettono il self check in appartamenti destinati alle locazioni brevi. Ora non solo il Ministero dell’Interno ma anche i Comuni che hanno seguito quella strada saranno costretti ad una retromarcia”. Così Lorenzo Fagnoni, presidente di Property Managers Italia e Ceo di ApartmentsFlorence, commenta la sentenza con cui il Tar del Lazio ha accolto il ricorso della Federazione associazioni ricettività extralberghiera, annullando la circolare del Ministero dell’Interno che imponeva ai gestori di strutture ricettive l’obbligo di identificare gli ospiti di persona e non solo attraverso sistemi digitali o da remoto.

“Da mesi – prosegue Fagnoni – denunciamo la pervicace e assurda linea punitiva contro il settore degli affitti brevi. Pervicace perché non è la prima volta che atti del genere vengono stoppati in tribunale, assurda perché va a penalizzare un settore che ogni giorno garantisce non solo posti di lavoro ma la tenuta di un sistema ricettivo altrimenti in difficoltà davanti a flussi turistici in crescita”. Fagnoni lancia poi un appello al Comune di Firenze, dove il nuovo regolamento sulle locazioni turistiche entrerà in vigore sabato 31 maggio, introducendo, tra le altre cose, il divieto di self check-in.

“Palazzo Vecchio – dice – si distingue ahinoi da diversi anni in questa guerra ideologica contro gli affitti turistici. Il regolamento che prevede il divieto di self check in è stata solo l’ultima mossa, che non migliora la sicurezza né la qualità dell’ospitalità, ma danneggia sia i turisti sia chi lavora in modo professionale. È impensabile che nel 2025 si voglia obbligare un imprenditore a consegnare di persona le chiavi alle 11 di sera o alle 6 di mattina, come se fossimo ancora a trent’anni fa”.

Ci auguriamo che la sentenza del Tar serva da monito: le norme – conclude Fagnoni – devono essere scritte con competenza, ascoltando tutti e valutando gli impatti concreti sulle persone e le imprese”. 

Froza Italia in Toscana: “Pietra tombale sulle politiche anti-locazioni della giunta”

“Il Tar del Lazio, con sentenza appena depositata, ha annullato la circolare del Ministero dell’Interno del 18 novembre scorso, volta a introdurre l’obbligo a carico dei gestori di strutture ricettive di identificare de visu gli ospiti per il check in. Si tratta di una sentenza destinata a fare giurisprudenza, e una pietra tombale sulle politiche anti-locazioni turistiche messe in piedi dalla giunta comunale di Firenze. Chiediamo al sindaco Funaro di smantellare immediatamente la ridicola e inquisitoria task force sguinzagliata da Palazzo Vecchio al fine di fare controlli a tappeto negli appartamenti disponibili sulle piattaforme di affitti brevi. Usi questa task force, piuttosto, per combattere la criminalità e presidiare il territorio, visto che Firenze è seconda in Italia per numero di reati”. Lo afferma il capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella.

“La sentenza del Tar del Lazio – sottolinea Stella – evidenzia alcuni punti fondamentali, che noi in questi mesi abbiamo sempre messo in rilievo: il provvedimento ‘determinerebbe un illegittimo vantaggio per le strutture alberghiere a scapito delle numerose attività di locazione breve’; la circolare, inoltre, ‘violerebbe gravemente le disposizioni contenute nel TFUE in tema di libera prestazione dei servizi (art. 56) e libertà di stabilimento (art. 49), nonché innumerevoli diritti e libertà tutelati all’interno della Carta dei diritti fondamentali dell’Ue quali, ad esempio, la libertà d’impresa e di scelta della professione (artt. 15 e 16), il diritto di proprietà (art. 17) e la libertà di circolazione delle persone (art. 45)’. Credo non ci sia da aggiungere altro”.”Chiediamo al sindaco Funaro di annullare il regolamento comunale e di occuparsi dei veri problemi della città”, conclude Stella. 

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