Tagliati i tassi al 2,25%. La presidente: "Decisione unanime"

La Banca centrale europea ha tagliato i tassi di interesse per la settima volta per contrastare i timori sulla crescita economica alimentati dall’offensiva tariffaria del presidente degli Stati Uniti Donald Trump. La mossa della banca dovrebbe sostenere l’attività economica nei 20 Paesi che utilizzano l’euro, rendendo il credito più accessibile per i consumatori e le imprese. La presidente della BCE Christine Lagarde ha dichiarato in conferenza stampa che “il forte inasprimento delle tensioni commerciali globali e l’incertezza che ne deriva potrebbero ridurre la crescita dell’area dell’euro, frenando le esportazioni”. “E potrebbero anche trascinare al ribasso gli investimenti e i consumi”, ha aggiunto. Il consiglio direttivo della banca ha deciso, in una riunione a Francoforte, di abbassare il tasso di riferimento di un quarto di punto percentuale, portandolo al 2,25%. La banca ha costantemente ridotto i tassi dopo averli aumentati bruscamente per combattere l’inflazione tra il 2022 e il 2023. Ora che l’inflazione è diminuita, le preoccupazioni per la crescita sono passate in primo piano. L’economia dei 20 Paesi che utilizzano l’euro è cresciuta solo dello 0,2% negli ultimi tre mesi del 2024. L’inflazione è stata del 2,2% a marzo, vicina all’obiettivo del 2% fissato dalla banca.

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