Il tycoon agli americani: "Non siate stupidi e deboli, niente panico". La presidente della Commissione Ue: "Strumento anti-coercizione? Ogni mezzo è sul tavolo"
Donald Trump si è detto disposto a trattare sui dazi Usa, l’Unione europea pure. Ursula von der Leyen, in conferenza stampa a Bruxelles, ha fatto sapere di aver offerto agli Stati Uniti tariffe zero per zero per i beni industriali sottolineando che “l’Europa è sempre pronta per un buon affare”. Nel frattempo Washington ha liquidato le voci su una possibile pausa di 90 giorni, per la portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt si tratta di “fake news”. Il tycoon, infatti, non sembra volere cedere e ha minacciato la Cina di aumentare i dazi del 50%.
IN AGGIORNAMENTO
Dazi Usa, Von der Leyen: “Offerto a Trump tariffe zero su beni industriali”
“I dazi Usa comportano innanzitutto costi immensi per noi, consumatori e aziende, ma allo stesso tempo hanno un impatto enorme sull’economia globale. Particolarmente colpiti sono i Paesi in via di sviluppo, e questo è un punto di svolta importante per gli Stati Uniti. Tuttavia, siamo pronti a negoziare con gli Stati Uniti, anzi, abbiamo offerto tariffe zero per zero per i beni industriali, come abbiamo fatto con successo con molti altri partner commerciali, perché l’Europa è sempre pronta per un buon affare. Quindi lo teniamo sul tavolo, ma siamo anche pronti a rispondere attraverso contromisure e difendere i nostri interessi”, ha detto Ursula von der Leyen.
“L’offerta è stata fatta in passato e ripetutamente, ad esempio, nel settore automobilistico, ma non c’è stata una reazione adeguata a quella. Quindi da molto tempo, abbiamo avuto lo zero per zero con altri Paesi che hanno anche un forte settore automobilistico. E poi, come ho detto, tutti gli strumenti sono sul tavolo. Quindi c’è una varietà di strumenti. Ne hai menzionato uno che è un veicolo, ma tutti i diversi strumenti sono sul tavolo, e dobbiamo vedere come vanno le negoziazioni per poi decidere quale strumento stiamo usando”, ha aggiunto la presidente della Commissione Ue durante un punto stampa con il premier norvegese Gahr Støre a Bruxelles.
Dear @jonasgahrstore, in the face of common challenges, our cooperation makes us stronger.
From support to Ukraine and defence to the way we are going about US tariffs ⭣ https://t.co/0Iny8nPeFp
— Ursula von der Leyen (@vonderleyen) April 7, 2025
Von der Leyen: “Task force per prevenire rischio deviazione scambi”
“Ci proteggeremo dagli effetti indiretti attraverso la deviazione degli scambi. E a questo scopo, istituiremo una task force di sorveglianza delle importazioni. Collaboreremo con l’industria per assicurarci di avere la base di prove necessaria per le misure politiche e resteremo in stretto contatto per ridurre al minimo gli effetti delle nostre azioni gli uni sugli altri”. “Oggi e domani, continuo il mio intenso contatto con gli stakeholder industriali nell’Unione Europea. Stamattina ho incontrato l’industria dell’acciaio e dell’alluminio”, ha detto ancora von der Leyen.
Von der Leyen: “Strumento anti-coercizione? Ogni mezzo è sul tavolo”
“Tutti gli strumenti sono sul tavolo. Quindi c’è una varietà di strumenti. Ne ha menzionato uno che è un veicolo, ma tutti gli strumenti diversi sono sul tavolo, e dobbiamo vedere come vanno le negoziazioni per poi decidere quale strumento stiamo usando”, ha precisato la numero uno Ue in merito alla possibilità di usare lo strumento anti-coercizione contro i dazi Usa.
Ue: “Prime contromisure non saranno occhio per occhio a quelle Usa”
“Quanto al volume delle contromisure sui dazi su acciaio, alluminio e derivati – stiamo parlando di 26 miliardi di euro -, stiamo finalizzando l’elenco stasera, quindi sarà, per me, prematuro dirlo, ma posso dirvi che non arriverà al livello di 26 miliardi di euro, perché abbiamo ascoltato molto attentamente i nostri stati membri. Abbiamo voluto assicurarci che l’onere fosse distribuito equamente tra tutti gli Stati membri. E non siamo nel settore del dente per dente a occhio per occhio, o del penny per penny”. Lo ha detto il commissario Ue al Commercio, Maros Sefcovic, nella conferenza stampa al termine del Consiglio Esteri Commercio a Lussemburgo.
“Lo facciamo perché siamo costretti a causa di queste misure provenienti dagli Stati Uniti e continuiamo a sperare che alla fine arriveremo a relazioni commerciali fruttuose e con vantaggi reciproci”, ha spiegato. “La mia sensazione è che questa sia decisione dell’amministrazione statunitense di trasformare il sistema commerciale globale, e loro vedono le tariffe come misure collettive per molti degli obiettivi politici”.
Trump agli americani: “Non siate stupidi e deboli, niente panico”
Nel frattempo Trump cerca di tranquillizzare il popolo americano. “Gli Stati Uniti hanno l’opportunità di fare qualcosa che sarebbe dovuto essere fatto decenni fa. Non siate deboli! Non siate stupidi! Non siate dei ‘Panican’ (un nuovo partito basato su persone deboli e stupide!). Siate forti, coraggiosi e pazienti, e la grandezza sarà il risultato!”, ha scritto su X.
Casa Bianca: “Voci su pausa 90 giorni sono fake news”
La portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, ha liquidato le voci su una possibile pausa di 90 giorni per i dazi Usa. Si tratta di “fake news”, ha detto ai microfoni di Cnb.
Trump minaccia la Cina: “Un altro 50% se non ritira contromisure”
Si inasprisce ulteriormente la guerra commerciale globale scatenata da Donald Trump. Il presidente Usa ha minacciato di imporre alla Cina a partire dal 9 aprile ulteriori dazi del 50%, se Pechino non ritirerà le tariffe del 34% varate ieri, in risposta a quelle americane. “Inoltre, tutti i colloqui con la Cina riguardanti gli incontri da loro richiesti con noi saranno terminati! I negoziati con altri Paesi, che hanno anch’essi richiesto incontri, inizieranno immediatamente”, ha scritto Trump su Truth.
Germania: “La pressione è sugli Usa, si avviano verso recessione”
“La pressione è prima di tutto sugli americani. Il Paese potrebbe avviarsi verso una recessione con un’inflazione elevata. Questo è in realtà un mix tossico per qualsiasi società aperta”. Lo ha detto il ministro dell’Economia tedesco, Robert Habeck, al termine del Consiglio Esteri-Commercio a Lussemburgo in merito ai dazi Usa. “Non riusciranno a sopportarlo a lungo. Soprattutto se l’Europa riuscirà a restare unita e ad allearsi con tutti gli altri paesi colpiti da questa follia dei dazi, come il Giappone e la Corea del Sud. E se ora riusciamo a rendere l’India e l’Indonesia partner commerciali e a coinvolgerli, allora si tratterà di un’alleanza molto forte e la costruiremo ora”, ha detto ancora Habeck.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata