Le borse mondiali in rosso dopo l'annuncio delle tariffe americane fatto dal presidente Usa
Wall Street crolla in apertura dopo l’annuncio del presidente Trump dei dazi. Come le borse europee e asiatiche anche quella di New York affonda: il Dow Jones arretra in avvio del 3% a 40.959,03 punti, il Nasdaq lascia sul terreno il 4,58% a 16.794,97 punti e l’S&P 500 è in ribasso del 3,44% a 5.476,05 punti.
AGGIORNAMENTO Prosegue l’affondo di Wall Street
L’affondo di Wall Street prosegue e peggiora dopo la prima ora di contrattazioni. Il Dow Jones perde il 3,55% a 40.724,97 punti, l’S&P 500 cede il 4,02% a 5.442,99 punti e il Nasdaq il 5,14% a 16.696,86 punti. Il crollo è diffuso dal petrolio greggio alle azioni delle Big Tech, fino al valore del dollaro USA rispetto alle altre valute. Anche l’oro, che ha recentemente raggiunto livelli record in quanto gli investitori cercavano qualcosa di più sicuro da possedere, ha subito un calo. Alcune delle peggiori perdite hanno colpito le piccole aziende statunitensi e l’indice Russell 2000 delle società a piccola capitalizzazione è sceso di oltre il 5% in quello che viene chiamato un “mercato ribassista” dopo aver perso più del 20% rispetto al suo record. Se Trump dovesse davvero applicare i dazi annunciati, i prezzi delle azioni potrebbero scendere molto più del 10% rispetto al loro massimo storico, per riflettere la recessione globale che potrebbe seguire, insieme al colpo ai profitti che le aziende statunitensi potrebbero subire. L’S&P 500 è ora sceso di circa l’11% rispetto al suo record stabilito a febbraio. “I mercati potrebbero in realtà reagire in modo eccessivo, soprattutto se questi tassi si riveleranno definitivi, dati i potenziali effetti a catena sul consumo e sul commercio globali“, ha dichiarato Sean Sun, portfolio manager presso Thornburg Investment Management, anche se considera l’annuncio di Trump di mercoledì più come una mossa di apertura che come un punto di arrivo per la politica. I rendimenti dei Treasury sono crollati in parte a causa delle crescenti aspettative di futuri tagli ai tassi, insieme al timore generale sulla salute dell’economia statunitense. Il rendimento del Treasury a 10 anni è sceso al 4,01% dal 4,20% di mercoledì scorso e dal 4,80% circa di gennaio.
Dazi Trump, male anche le borse europee
Anche le borse europee, dopo un avvio in negativo questa mattina, proseguono in forte calo. A Milano l’indice Ftse Mib perde quasi il 3% a un’ora e mezza dalla chiusura. Male tutti i principali i mercati del Vecchio Continente.
De Bellis (Equita): “Giù dollaro, mercato prezza aumento rischio eccessivo”
Scende il dollaro e l’Euro raggiunge quota 1,11 sulla moneta statunitense, ai massimi da settembre 2024. “Sul mercato valutario, la reazione negativa del dollaro sembra riflettere il fatto che gli investitori stanno già guardando oltre le tariffe e lo shock inflazionistico, prezzando un aumento del rischio recessivo“, scrive Luigi De Bellis dell’Ufficio Studi di Equita in un commento sullo scenario.
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