Torna quest’anno al MAXXI (Museo nazionale delle arti del XXI secolo di Roma), con la sua seconda edizione, lo “Zero Corruption Forum”, l’iniziativa nata per promuovere l’adozione di principi di integrità, rafforzare l’impegno globale anticorruzione a tutti i livelli e attirare l’attenzione sull’importanza dell’obiettivo “Zero Corruption“, come diciottesimo SDG delle Nazioni Unite.
“Portare allo stesso tavolo istituzioni, società civile, business e organizzazioni internazionali rappresenta un momento di confronto fondamentale per affrontare un tema globale come la corruzione, la cui risoluzione ci permette di progredire sulle sfide a lungo termine e assicurare un futuro sostenibile alle nuove generazioni. Questo evento si fonda sul manifesto dell’Ocse che promuove l’obiettivo ‘Zero Corruzione’ come diciottesimo obiettivo di sviluppo sostenibile e definisce le dieci azioni per costruire un ecosistema di business che sia più resiliente, responsabile e competitivo grazie anche all’uso dell’AI”, ha dichiarato Nicola Allocca, Direttore Risk, Business Integrity & Resilience di Autostrade per l’Italia, presente all’evento ’Zero Corruption’. “Zero corruzione rappresenta uno dei pilastri fondamentali del nostro piano industriale insieme a due altri zero: zero incidenti sul lavoro e sulla strada. Questo impegno riflette la vision dell’azienda ovvero di un Autostrade per l’Italia che sia sicura, responsabile ed etica”, ha aggiunto Allocca.
“Investire nella prevenzione alla corruzione conviene“, ha aggiunto il presidente di Anac, Giuseppe Busia, presente anche lui all’evento. “Crea crescita e quindi più che mai oggi l’Europa ha e deve prendere la leadership a livello globale per fare questo. L’Italia ha fatto dei passi indietro su alcune misurazioni, ma dobbiamo dimostrare che possiamo essere leader sia sul lato pubblico che privato”.
“Aspi – ha poi sottolineato Allocca – è impegnata nel definire delle iniziative fondamentali volte a utilizzare l’Intelligenza artificiale per migliorare la propria compliance capacity. Abbiamo sviluppato un dipartimento che viene gestito dall’intelligenza artificiale. Il nome è RITA (Risk integrity technical assistance) e non è solo un tool per aumentare la nostra capacità di controllo, ma è come una vera e propria collega che ci supporta nel monitoraggio continuo e che analizza tutte le transazioni aziendali e ci permette di assicurare tutti i nostri obiettivi di piano strategico”, ha concluso.
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