Per il governatore di Bankitalia, però, servono "risposte rapide a shock"
“Da qui in avanti la disinflazione potrà essere completata adeguando gradualmente il livello dei tassi ufficiali al calo dell’inflazione effettiva e attesa, se gli sviluppi macroeconomici confermeranno l’attuale quadro previsivo. Ma dovremo essere pronti a rispondere con rapidità a nuovi shock che potrebbero allontanarci, verso l’alto o verso il basso, da quella traiettoria”. Così il governatore di Bankitalia, Fabio Panetta, nella sua relazione all’assemblea Abi.
Inflazione, Panetta: “Guardiamo avanti con fiducia, ma no eccessivo ottimismo”
“L’irrobustimento delle imprese, la solida posizione finanziaria delle famiglie e la forza delle banche ci consentono di guardare avanti con fiducia, ma non devono indurre a un eccessivo ottimismo“, ha sottolineato inoltre Panetta, per il quale infatti, “il protrarsi della debolezza del credito inciderebbe su un contesto che come in altri paesi è esposto a vulnerabilità, nel quale sarebbe difficile immaginare interventi pubblici come quelli eccezionalmente generosi varati dopo la pandemia. Il quadro nel quale le banche sono chiamate a fornire sostegno creditizio all’economia reale è peraltro reso complesso da più fattori”.
Inoltre, aggiunge Panetta, “la contrazione del bilancio dell’Eurosistema potrebbe accrescere il costo di emissione delle obbligazioni bancarie e accentuare il ribilanciamento dei portafogli dei risparmiatori verso attività più remunerative, aumentando la concorrenza e i tassi nel mercato dei depositi bancari. La situazione geopolitica globale e quella politica interna di importanti paesi mantengono elevata l’incertezza di fondo“. E ancora: “Un prolungamento della fase di alti tassi di interesse potrebbe incidere sulla capacità di rimborso dei debiti. Segnali in tal senso stanno già emergendo: nel primo trimestre del 2024 il flusso dei prestiti deteriorati è salito al 2,1 per cento dei finanziamenti complessivi alle imprese, dall’1,8 del trimestre precedente, e si stima che continuerà a crescere moderatamente sia quest’anno sia il prossimo. Per le famiglie il tasso di deterioramento rimarrebbe più contenuto, intorno all’1 per cento. Si tratta comunque di valori lontani dai massimi storici”.
Ue, Panetta: “Prospettive economia incerte, pesano tassi e geopolitica”
“L’economia europea nei mesi scorsi ha registrato una moderata espansione, dopo un lungo ristagno. È un segnale positivo, ma l’evoluzione futura rimane incerta. Tardano a emergere segnali di un deciso miglioramento della domanda interna. Pesano le condizioni monetarie tuttora restrittive, oltre che le inquietudini generate dalle tensioni geopolitiche e dalle vicende politiche a livello internazionale.”, aggiunge il governatore di Bankitalia.
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