Eurostat: quasi un italiano su 10 lavora più di 49 ore a settimana

Eurostat: quasi un italiano su 10 lavora più di 49 ore a settimana
ARCHIV – Eine Hand steckt am 29.03.2004 in einem Krefelder Unternehmen eine Karte in ein Arbeitszeiterfassungsgerät, eine so genannte Stechuhr. Einige Unternehmen überlegen sich nach Aufrufen der Gewerkschaften nun etwas, um ihren Mitarbeitern während der Fußball-WM beiden Arbeitszeiten wegen später Spiel-Anpfiffe entgegenzukommen. Photo by: Achim Scheidemann/picture-alliance/dpa/AP Images

Il 9,6% del totale degli occupati tra i 20 e i 64 anni, dato superiore alla media europea del 7,1%

Quasi uno su dieci (il 9,6%) dei lavoratori italiani tra i 20 e i 64 anni ha lavorato per una media settimanale di 49 o più ore nel 2023, ovvero oltre l’orario consueto che oscilla tra 36 e 40 ore settimanali. Lo rileva l’Eurostat, ufficio statistico dell’Unione Europea. Il dato dell’Italia è superiore alla media del 7,1% dell’Ue

I paesi con orari più prolungati

In cima alla classifica della quota più alta di lavoratori con orari prolungati c’è la Grecia (11,6%), seguita da Cipro (10,4%) e Francia (10,1%). Italia quarta, seguita da Portogallo (9%) e Belgio (8,8%). Più indietro Spagna (6,7%), Paesi Bassi (5,9%) e Germania (5,4%). I tassi più bassi sono stati registrati in Bulgaria (0,4%), Lituania e Lettonia (1,1% ciascuno). Come spiega l’Eurostat, il tasso è più elevato tra i lavoratori autonomi (il 29,3% del totale della categoria) che tra i dipendenti (il 3,6% del totale). 

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