Stop alle tratattive con Federdistribuzione, niente rinnovo del ccnl della dmo scaduto dal lontano 31 dicembre 2019

È proclamato lo sciopero di tutto il personale dipendente dalle imprese che applicano il CCNL della Distribuzione Moderna Organizzata – Federdistribuzione per sabato 30 marzo 2024 che sarà attuato mediante l’astensione dal lavoro per l’intero turno giornaliero”. Lo annunciano in una nota Cgil Filcams, Fisascat, Uiltucs, dopo la “rottura delle tratattive con Federdistribuzione, niente rinnovo del ccnl della dmo scaduto dal lontano 31 dicembre 2019”.

“L’allergia di Federdistribuzione a siglare i contratti- scrivono i sindacati nel comunicato stampa- è cosa nota: già in occasione della scorsa tornata negoziale, la sottoscrizione del CCNL DMO, avvenuta il 19 dicembre 2018, giunse dopo ben 45 mesi dalla firma del CCNL TDS Confcommercio (intervenuta il 30 marzo 2015). Tale ritardo si tradusse in una perdita secca per le lavoratrici ed i lavoratori della Distribuzione moderna organizzata dell’ordine di svariate migliaia di euro in termini di minor massa salariale percepita nell’arco di vigenza contrattuale rispetto ai loro colleghi che, pur svolgendo le stesse mansioni ed operando nel medesimo ambito settoriale, si videro corrispondere trattamenti economici più significativi”. 

Purtroppo,- scrivono i sindacati – a distanza di anni, l’insofferenza di Federdistribuzione verso i contratti non scema, anzi si è acuita. Sono trascorsi ormai quasi 51 mesi dalla scadenza del primo (e ultimo) CCNL sottoscritto dalla citata Associazione datoriale con FILCAMS-CGIL, FISASCAT-CISL e UILTuCS e la ritrosia patologica a dare il giusto riconoscimento in termini economici ai dipendenti delle aziende sue associate non accenna ad attenuarsi. 

Dopo una lunga e snervante trattativa, – proseguoni i sindacati – Federdistribuzione ha calato (nuovamente) la maschera: non paga di aver irresponsabilmente abbandonato per quasi un quinquennio un’intera categoria di lavoratori dipendenti alle prese con una dinamica inflazionistica che ha messo a dura prova la tenuta dei loro redditi, infatti, ha sottoposto alle OO.SS., nel corso di una fase negoziale no-stop (iniziata dalle 14:30 di ieri ed interrotta intorno alle ore 8:00 del giorno successivo) che avrebbe dovuto portare alla sottoscrizione deltanto agognato accordo di rinnovo, una serie di pretese irrealistiche e finalizzate unicamente a far naufragare una già complessa negoziazione. 

Federdistribuzione: “Mai fatto mancare disponibilità a trattativa”

Federdistribuzione ribadisce “il rammarico per la rottura unilaterale della trattativa sul rinnovo del contratto collettivo di lavoro della Distribuzione Moderna Organizzata (DMO) da parte delle organizzazioni sindacali Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs- Uil e giudica immotivata e irresponsabile la proclamazione di una giornata di sciopero per il 30 marzo 2024. Federdistribuzione in una nota ha spiegato che “non ha fatto mai mancare la disponibilità alla trattativa nelle diverse fasi che si sono succedute nei mesi precedenti e nel corso dell’ultimo incontro del 26 e 27 marzo ha dato disponibilità a riconoscere gli aumenti salariali espressamente richiesti dalle Organizzazioni Sindacali, avendo sempre messo al primo punto l’importanza di tutelare i lavoratori insieme alla necessaria sostenibilità per le imprese”. 

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata