A ottobre è calata la fiducia di consumatori e imprese
A ottobre, la fiducia di famiglie e imprese ha continuato a calare, suggerendo che l’economia italiana potrebbe rallentare nei prossimi mesi. Lo rileva l’Istat nella nota mensile di ottobre sull’andamento dell’economia italiana. La fiducia dei consumatori, viene riferito, si è ridotta per il quarto mese consecutivo, raggiungendo il valore più basso da gennaio, con un generale peggioramento di tutte le componenti dell’indicatore ad eccezione delle aspettative sulla disoccupazione e dei giudizi sulla situazione economica familiare. L’indice del clima di fiducia delle imprese ha evidenziato un calo in tutti i settori economici ad eccezione di quello delle costruzioni in cui sono migliorare tutte le componenti. Nella manifattura è stata rilevata una riduzione meno marcata rispetto a quella dei servizi di mercato con un peggiora-mento dei giudizi sugli ordini, un aumento delle attese sulla produzione e un giudizio di lieve decumulo delle scorte.
Istat: “Prospettive economiche incerte, in III trim stabile in Italia”
Le prospettive economiche internazionali restano molto incerte, condizionate dall’acuirsi delle tensioni geopolitiche e dalle condizioni finanziarie sfavorevoli per famiglie e imprese. Nel terzo trimestre, il Pil italiano è stato, in base alla stima preliminare, stabile rispetto ai tre mesi precedenti, registrando un risultato migliore della media dell’area euro e della Germania (entrambi -0,1%) ma peggiore rispetto a quello di Francia e Spagna (+0,1% e +0,3% rispettivamente). La domanda interna (al lordo delle scorte) ha fornito un apporto negativo mentre la componente estera netta ha contribuito positivamente. Dal lato dell’offerta, il dato ha sintetizzato un aumento nel settore dell’industria e una stazionarietà nei servizi. La variazione acquisita della crescita del Pil per il 2023 è pari a 0,7%. Lo riporta l’Istat nella nota mensile di ottobre sull’andamento dell’economia italiana. Il mercato del lavoro continua a mostrare una buona tenuta nonostante la debolezza congiuntu-rale. A settembre, sono aumentati rispetto ad agosto gli occupati e i disoccupati mentre gli inattivi sono diminuiti.
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