La settima edizione è stata organizzata dal Gruppo bancario in collaborazione con Fondazione Marisa Bellisario

Si è svolto a Firenze a Palazzo Incontri il primo evento conclusivo del premio Women Value Company Intesa Sanpaolo, organizzato dal Gruppo bancario in collaborazione con Fondazione Marisa Bellisario. L’iniziativa, giunta quest’anno alla settima edizione, è riconosciuta come categoria speciale del Premio Marisa Bellisario ed è dedicata alla valorizzazione dell’imprenditoria al femminile e delle aziende che investono sull’uguaglianza di genere e sul welfare aziendale.

“Questo premio ha come significato l’impegno di Intesa Sanpaolo per le imprese in generale e in particolare per le imprese al femminile”, spiega Anna Roscio, responsabile sales & marketing Imprese Intesa Sanpaolo. “Questa è la settima edizione di quello che è un programma di valorizzazione che in sette anni ha visto la candidatura di cinquemila aziende. Oggi iniziamo un tour sul territorio e ne premieremo 35 delle 100 che verranno premiate quest’anno. È un programma che vuole essere complementare rispetto al ruolo che la banca ha di erogazione del credito attraverso la valorizzazione delle migliori storie di imprese”.

“Il tema dell’imprenditoria femminile è fondamentale nel nostro Paese. Abbiamo una occupazione del mondo femminile inferiore di circa 13 punti rispetto all’Europa” aggiunge Virginia Borla, responsabile business e governance dei territori per Intesa Sanpaolo. “Il Pnrr è fondamentale per riequilibrare e dare spazio a metà del Paese che non ha quelle pari opportunità che vogliamo che abbia. Intesa Sanpaolo aggiunge per questo un miliardo in finanziamento alle imprese al femminile. Non credo esista un’unica soluzione ma sicuramente è fondamentale mettere insieme più elementi per far si che tutto insieme possa permettere ad ogni persona di esprimere il massimo che può esprimere. Vogliamo far passare un messaggio di importanza e rilevanza dell’impatto delle donne all’interno delle aziende. Impresa al femminile non è quindi solo impresa di donne ma imprese che lavorano per mettere tutti in condizione di esprimere se stessi. Welfare, innovazione, digitale con la capacità di andare a lavorare contro la diversity e a favore dell’inclusione”.

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