Samuele Lodi (Fiom): "Non ci sono le condizioni per sospendere la mobilitazione"

All’uscita dal ministero delle Imprese e del Made in Italy, i sindacati hanno fatto il punto in merito al tavolo appena conclusosi tra lo staff di Adolfo Urso, il gruppo Magneti Marelli e i rappresentanti dei lavoratori. Un altro tavolo è previsto per il prossimo 8 novembre, intanto è stata disposta la sospensione del provvedimento di chiusura dello stabilimento di Crevalcore. Samuele Lodi, membro della segreteria nazionale di Fiom, ha evidenziato come l’azienda abbia posto come condizione della sospensione l’allentamento delle mobilitazioni. “Non ci sono le condizioni per sospendere la mobilitazione, a mio parere”, aggiunge. Ferdinando Uliano, segretario generale Fim-Cisl, ha invece posto l’accento sul ruolo del governo: “Ci vuole un’azione più determinata nei confronti della proprietà”, ha detto Uliano. “Abbiamo un fondo a disposizione per la trasformazione e la reindustrializzazione di oltre 6 miliardi e 300 mila euro che non viene ancora scaricato a terra”, ha aggiunto. Infine, Gianluca Ficco, membro della segreteria nazionale Uilm, si è detto scettico sull’effettiva reindustrializzazione del sito per mano di terzi e per questo si impegna a chiedere un confronto solo con soggetti realmente forti.

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