Il presidente di Tim ha presentato oggi a Roma il libro 'Breve racconto dell'Italia nel mondo attraverso i fatti dell'economia'

“La massima secondo cui il passato deve esserci da guida per il presente e per il futuro è sempre valida. In questo libro ho cercato di guardare al passato non solo prossimo ma sono risalito fino all’epoca di maggior splendore, artistico, culturale ma anche economico che l’Italia ha avuto e cioè il Rinascimento”. Salvatore Rossi, presidente di Tim ha presentato oggi la sua ultima fatica letteraria a Roma nella splendida cornice di Palazzo de Carolis, ‘Breve racconto dell’Italia nel mondo attraverso i fatti dell’economia’, uscito per Il Mulino. Con lui, sul palco anche l’ex ministro Padoan.

“L’immagine dell’Italia di oggi nel mondo – prosegue il presidente – è ancora quella creata cinque secoli fa. Per il mondo l’Italia e gli italiani sono la nazione e il popolo che riesce a coniugare tecnologia, sofisticazione produttiva, gusto, buon gusto, arte, bello. Questo tipo di messaggio va recuperato soprattutto in questo momento in cui scontiamo gli effetti di un quarto di secolo di crisi produttiva, di produttività, che non ha impedito all’Italia di restare la decima potenza al mondo, pur essendo il 25esimo Paese al mondo per popolazione. Però è indubbio che negli ultimi 25 anni l’economia italiana è entrata in affanno – ha aggiunto – Per superare gli affanni dobbiamo pensare in grande e riandare ai messaggi del passato. Di ostacoli ce ne sono tanti, provo a elencarli nel libro: l’incapacità dell’economia italiana di far lavorare tutti quelli che potrebbero lavorare, ad esempio abbiamo un tasso di occupazione femminile particolarmente basso. Ma anche la produttività, l’efficenza produttiva è bassa rispetto ai colossi con cui comunque competiamo. Poi la dimensione delle imprese, che è piccola. Tutti questi ostacoli sono dibattuti da anni, sappiamo cosa fare ma ci vuole uno spirito che metta insieme quello che va fatto”.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata