L'indice passa da 108,9 a 106,5. Lieve calo anche per la fiducia dei consumatori

L’indice del clima di fiducia delle imprese in Italia scende al livello minimo da novembre 2022. Lo rivela l’Istat, che per il mese di agosto stima un’accentuata diminuzione dell’indice, da 108,9 a 106,8: è appunto il valore più basso da nove mesi a questa parte. Per tutti i comparti indagati si stima una riduzione, sottolinea l’istituto di statistica. Più in dettaglio, l’indice di fiducia scende nell’industria seppur con intensità diverse tra manifattura e costruzioni: l’indice passa da 99,1 a 97,8 nella manifattura e da 166,5 a 160,2 nelle costruzioni. Anche nei servizi si registra un deterioramento della fiducia con il relativo indice che passa, nel commercio al dettaglio, da 111,0 a 108,8 e nei servizi di mercato da 105,5 a 103,6.

Le componenti degli indici

Quanto alle componenti degli indici di fiducia, nella manifattura peggiorano sia i giudizi sugli ordini sia le attese sul livello della produzione; le scorte rimangono sostanzialmente stabili. Per quanto attiene alle costruzioni, sia i giudizi sugli ordini/piani di costruzioni sia le aspettative sull’occupazione presso l’azienda registrano una dinamica negativa. Inoltre, in relazione ai servizi di mercato, giudizi favorevoli sugli ordini si associano ad attese sugli ordini e ad opinioni sull’andamento degli affari in deterioramento. Nel commercio al dettaglio tutte le componenti peggiorano.

Fiducia consumatori in lieve calo a 106,5

Lieve calo invece per il clima di fiducia dei consumatori, il cui indice passa da 106,7 a 106,5. “L’indice di fiducia dei consumatori si riduce lievemente pur mantenendosi sopra il livello medio del periodo gennaio-luglio 2023”, scrive l’Istat nel suo commento al dato, evidenziando inoltre “un deciso peggioramento delle opinioni sulla situazione economica generale, una diminuzione delle attese sulla disoccupazione e un miglioramento delle valutazioni sulla situazione economica personale“.Tra le componenti dell’indice di fiducia dei consumatori, specifica l’istituto di statistica, emergono segnali contrastanti che sono sintetizzati nelle variazioni dei quattro indicatori calcolati mensilmente a partire dalle stesse componenti: il clima economico e il clima futuro calano, rispettivamente, da 123,4 a 121,5 e da 115,0 a 114,1; invece, il clima personale e quello corrente aumentano passando, nell’ordine, da 101,1 a 101,5 e da 101,0 a 101,4. 

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