La missiva riportata dal Financial Times: le aziende temono effetto domino
Le compagnie aeree temono che il decreto del governo italiano sulle tariffe possa avere un “effetto domino”, e decidono di rivolgersi direttamente alla commissione Ue con una lettera dell’Associazione europea di categorie Airlines for Europe riportata dal ‘Financial times‘.Le compagnie aeree si muovono così e invitano Bruxelles “a chiarire con l’Italia se questo intervento abbia impatto sul mercato del trasporto aereo libero e deregolamentato in Europa”. Per l’Associazione potrebbe essere “un precedente” e produrre “un effetto domino”; limitare le tariffe andrebbe contro i diritti delle società aeree rispetto al principio di competitività, di “fissare i prezzi” e di definire “i servizi come meglio credono”.
“Siamo fortemente preoccupati che se questa legge venisse adottata – osservano le compagnie aeree sul Financial times – potrebbe costituire un precedente e portare a un effetto domino con conseguente adozione di regolamenti simili in altri stati membri dell’Ue”. Già Ryanair ha avuto modo di descrivere i piani dell’Italia come “illegali” ai sensi del diritto dell’Ue. Il vettore low cost ha affermato che l’intervento avrebbe “conseguenze indesiderate” come l’aumento delle tariffe aeree a lungo termine, riducendo il numero di voli e passeggeri. E – scrive il Ft – la commissione ha dichiarato la scorsa settimana di chiedere chiarimenti a Roma, aggiungendo che il price capping è raramente un mezzo efficace per ottenere prezzi accessibili. La commissione Ue aveva affermato che “valuterà la compatibilità con il diritto dell’Ue di qualsiasi misura adottata”.I prezzi dei biglietti – viene spiegato – sono “aumentati drasticamente, fino al 30% in tutta Europa quest’anno, secondo le stime degli aeroporti; mentre le aziende incassano la crescente domanda di viaggi di piacere a seguito della pandemia di Covid-19”.
Su caro voli Mimit pronto a rispondere a Ue
Il ministero delle Imprese e del made in Italy (Mimit) è pronto a rispondere a eventuali richieste da parte dell’Ue sul decreto contro il caro voli. Lo si apprende da fonti dello stesso ministero, le quali fanno presente come le misure siano in linea con le norme europee per tutelare i consumatori da speculazioni e distorsioni del mercato.
“Il dicastero – viene sottolineato – dispone di tutti gli elementi utili a rispondere in modo compiuto ad eventuali richieste della commissione Europea come è usuale accada attraverso i propri uffici. Le misure introdotte dal ministero guidato da Urso sono infatti pienamente in linea con le direttive europee in materia di tutela dei consumatori dinanzi a fenomeni speculativi, o comunque distorsivi del mercato, come quelli denunciati negli scorsi mesi dalle Autorità di controllo per alcune tratte aeree”.
Il ministero delle Imprese e del made in Italy “si è mosso infatti a fronte di quanto rilevato dalla Autorità garante della concorrenza e del mercato (Agcm) che ha evidenziato fenomeni speculativi nelle tratte da e verso la Sicilia e dell’Ente nazionale per l’aviazione civile (Enac) che ha appurato come il costo dei biglietti sia cresciuto in modo del tutto anomalo proprio in coincidenza con eventi catastrofali, come il deragliamento del treno merci nei pressi della stazione di Firenze Castello o dell’alluvione in Emilia-Romagna, quando non erano praticabili altri mezzi di trasporto”.
Il Mimit “intende tutelare i cittadini-utenti dai fenomeni speculativi emersi peraltro proprio nei momenti di maggiore bisogno, in sintonia con lo spirito e le norme europe. In riferimento all’algoritmo che profila gli utenti appare quanto mai evidente si tratti di una pratica commerciale distorsiva e che lede anche il fondamentale diritto alla privacy, e ciò è assolutamente inaccettabile. Peraltro, la compagnia aerea che ha maggiormente evidenziato tali questioni risulta essere stata sanzionata undici volte negli ultimi anni dalla Agcm proprio per fenomeni distorsivi del mercato”.
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