"Coronamento di un progetto industriale strategico che ha ispirato le nostre azioni e le nostre scelte negli ultimi 10 anni" ha commentato l'amminstratore delegato, Pietro Salini

Risultati 2022 in forte crescita, oltre le aspettative per Webuild che ha chiuso lo scorso anno con un fatturato di 8,2 miliardi di euro, il 22 percento in più rispetto al 2021, e un Ebitda a 572 milioni, in aumento del 27%. Il gruppo multinazionale italiano che opera nel settore delle costruzioni e dell’ingegneria ha visto lo scorso anno aumentare i propri ordini in tutto il mondo, con 16 miliardi di nuovi ordini di cui il 75% proveniente da mercati stranieri. Gli ordini hanno raggiunto 54,3 miliardi, arrivando per il secondo anno consecutivo a un livello record. Complessivamente il 70% del fatturato è stato realizzato all’estero anche se l’Italia resta per il gruppo un mercato strategico. “Siamo particolarmente orgogliosi di aver conseguito risultati molto sfidanti, come coronamento di un progetto industriale strategico che ha ispirato le nostre azioni e le nostre scelte negli ultimi 10 anni, insieme alle 83.000 persone che oggi lavorano con noi nel mondo”, ha commentato l’ad Webuild, Pietro Salini.

“Chiudiamo il 2022 con risultati in forte crescita e con un posizionamento che consente a Webuild di affermarsi sempre più come interlocutore strategico per il settore delle infrastrutture in Italia e all’estero, contando su una presenza fortemente ancorata nei mercati a basso rischio“. Per Salini “Abbiamo raggiunto una dimensione maggiore che ci permette di essere sempre più competitivi, al servizio di clienti e comunità locali per la consegna di infrastrutture di qualità che ne migliorano la vita come metropolitane, ferrovie ad alta velocità, dighe, dissalatori, ponti. Il fatturato record di 8,2 miliardi è stato realizzato per il 70% all’estero, in paesi come Australia, Stati Uniti, Nord Europa, dove abbiamo investito in tecnologie innovative per progetti sostenibili e sicuri – aggiunge – La Roadmap al 2025 rappresenta il consolidamento di una nuova fase per Webuild e i 17.500 fornitori nel mondo che fanno sistema insieme a noi, attraverso la quale intendiamo rafforzare il ruolo di partnership con i governi dei paesi in cui opera con l’obiettivo di accelerare il processo di transizione ecologica ed energetica e rispondere ai principali megatrend in atto a livello globale, quali il cambiamento climatico, la crescita demografica, l’urbanizzazione e la scarsità di risorse, in particolare di acqua”. Le linee strategiche per i prossimi tre anni consentiranno al Gruppo Webuild di raggiungere nel 2025 ricavi tra 10,5-11,0 miliardi di euro, un Ebitda tra 990 milioni e 1.050 milioni ed una solida struttura finanziaria con posizione di cassa netta.

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