I listini europei si sono accodati all'apertura energica di Wall Street dopo essere finite al tappeto a causa dello scossone provocato dalla banca americana

Martedì è stato il giorno del rimbalzo per i listini europei, che si sono accodati all’apertura energica di Wall Street dopo essere finite al tappeto lunedì, preda del contagio ‘emozionale’ innescato dal fallimento di Silicon Valley Bank, su cui il Dipartimento di Giustizia Usa e la Securities and Exchange Commission (la Consob Usa) hanno avviato un’indagine. Gli operatori statunitensi non sembrano temere l’accelerazione dell’inflazione ‘core’ a febbraio, che potrebbe ancora spingere la Federal Reserve a proseguire con un rialzo da 25 punti, nonostante lo scossone Svb e il taglio di Moody’s dell’outlook sul sistema bancario Usa.

La Borsa di Milano ha chiuso in forte rialzo del 2,36 dopo il -4% di ieri, anche se il Ftse Mib non è riuscito a riportarsi oltre la soglia dei 27mila punti. Decisi rialzi anche per le europe, con Parigi che ha guadagnato l’1,86%, Francoforte il 1,82%, Londra il l’1,7% e Madrid il 2,27%. In calo anche lo spread Btp-Bund, che ha chiuso la giornata a 185 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 4,26 sul mercato secondario. In rialzo, invece, per Wall Street. Il Dow Jones ha guadagnato l’1,06% a 32.155,40 punti, il Nasdaq è avanzato del 2,14% a 11.428,15 punti e l’S&P 500 è salito dell’1,68% a 3.920,56 punti.

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