A settembre 2022, dopo due mesi di calo, l’occupazione torna a crescere registrando 46 mila occupati in più del mese precedente. Lo rileva l’Istat. L’aumento si osserva anche rispetto a settembre 2021 (+300mila occupati) e si concentra tra i dipendenti permanenti che in un anno crescono di oltre 200mila unità. Il tasso di occupazione sale al 60,2%.
L’occupazione (+0,2%) aumenta per uomini e donne, per i dipendenti permanenti e per le classi d’età centrali (25-49 anni), mentre diminuisce per le restanti classi di età, per i dipendenti a termine e gli autonomi. Il numero di persone in cerca di lavoro cresce (+0,4%, pari a +8mila unità rispetto ad agosto) tra i maschi, tra chi ha meno di 24 anni e tra i 35-49enni. Il tasso di disoccupazione totale rimane al 7,9%, quello giovanile sale al 23,7% (+1,6 punti). La diminuzione del numero di inattivi tra i 15 e i 64 anni (-0,7%, pari a -86mila unità) coinvolge uomini, donne e chi ha meno di 50 anni. Il tasso di inattività cala al 34,6% (-0,2 punti).
Il numero di occupati a settembre 2022 supera quello di settembre 2021 dell’1,4% (+316mila unità). L’aumento coinvolge entrambi i sessi e tutte le classi d’età, ad eccezione dei 35-49enni per effetto della dinamica demografica negativa; il tasso di occupazione, che nel complesso è in aumento di 1,3 punti percentuali, sale anche in questa classe di età (+1,0 punti) perché la diminuzione del numero di occupati 35-49enni è meno marcata di quella della corrispondente popolazione complessiva.

