Il presidente della Fed Jerome Powell sceglie la linea dura contro l’inflazione e parlando al meeting dei banchieri centrali in corso a Jackson Hole ribadisce che la banca centrale Usa non fermerà la sua azione finchè la corsa dei prezzi non tornerà verso l’obiettivo del 2%. Questo potrà provocare dolori all’economia non solo Usa, ma la scelta è inevitabile. Sul fronte dei tassi Powell non dà indicazioni precise sulle prossime mosse spiegando di voler attendere i dati macroeconomici in arrivo, ma conferma la linea restrittiva.Parole che scatenano la bufera sui mercati di tutto il mondo con Wall Street che a ridosso dell’intervento di Powell oscilla verso il basso per poi ampliare le perdite, mentre l’Europa precipita e chiude in profondo rosso.”L’obiettivo principale in questo momento è riportare l’inflazione al nostro obiettivo del 2% – dice Powell – E anche se il ripristino della stabilità dei prezzi richiederà del tempo e l’uso forzato dei nostri strumenti” si tratta di una scelta necessaria. “Sono gli sfortunati costi della riduzione dell’inflazione – ha sottolineato – Ma il mancato ripristino della stabilità dei prezzi significherebbe un dolore molto maggiore.” Sull’entità dei prossimi rialzi dei tassi Powell spiega che “l’aumento di luglio è stato il secondo aumento di 75 punti in altrettante riunioni, e allora ho detto che un altro aumento insolitamente ampio potrebbe essere appropriato nella nostra prossima riunione. Ma la nostra decisione – precisa – dipenderà dalla totalità dei dati in arrivo e dalle prospettive in evoluzione. E sebbene le letture dell’inflazione più bassa per luglio siano benvenute, il miglioramento di un solo mese è molto inferiore a ciò che il Comitato dovrà vedere prima di essere fiduciosi che l’inflazione stia scendendo”, ha spiegato il presidente della Federal Reserve. Parole che scatenano i mercati con gli operatori che si attendevano una posizione più soft. L’Europa crolla a ridosso dell’intervento di Powell trascinando poi i listini pesantemente in rosso in chiusura. Piazza Affari cede il 2,39% a 21.917, Francoforte il 2,27%, mentre Parigi termina le contrattazioni a -1,68%. Appena meglio Londra che chiude gli scambi a -0,70%. A Wall Street negli stessi minuti delle chiusure in Europa il Dow Jones va giù dell’1,54%% e il Nasdaq addirittura del 2,60%
Fed: Jerome Powell sceglie la linea dura contro l’inflazione

Bufera sui mercati di tutto il mondo con Wall Street in perdita, mentre l’Europa precipita e chiude in profondo rosso
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