Le parole del professore di Economia a margine del convegno 'Investire sulle persone per una Pa moderna e competente. Il ruolo strategico delle politiche del personale'
(LaPresse) “Abbiamo cercato di realizzare quali sono le condizioni per aumentare la velocità di realizzazione della Pubblica amministrazione. La pandemia ci ha insegnato molto, perché di fronte a un’emergenza molto grave di natura sanitaria per il Paese, abbiamo visto la Pa attivarsi”. Lo dichiara a LaPresse Giovanni Valotti, professore di Economia delle aziende e amministrazioni pubbliche dell’Università Bocconi, riferendosi al libro ‘Reactive PA: Lezioni dalla pandemia per il cambiamento della pubblica amministrazione’, pubblicato da Egea a gennaio, in occasione del convegno ‘Investire sulle persone per una Pa moderna e competente. Il ruolo strategico delle politiche del personale’ co-organizzato dalla Scuola Nazionale dell’Amministrazione (SNA), il Dipartimento della Funzione Pubblica – Presidenza del Consiglio dei ministri e dalla SDA Bocconi. “Il libro si interroga su come trasferire queste reazioni positive di emergenza in condizioni di normalità. Ci sarà molto da lavorare in questa direzione”, osserva Valotti.
“Nel settore pubblico emerge chiaramente che il futuro della pubblica amministrazione e di conseguenza del Paese è legato alla qualità e alla motivazione delle persone che nel pubblico lavorano”, aggiunge Valotti. “C’è un problema di attrazione di nuovi talenti – osserva Valotti -, di ricambio generazionale, c’è un problema di qualificazione in particolare delle competenze digitali e delle competenze specialistiche. Mi pare che i processi di riforma avviati stiano cercando di passare dalla modifica delle norme alla riqualificazione del capitale umano”.
“Il ministero ha lanciato questo programma ‘Pa 110 e lode’ di accordi con diverse università. Bocconi ha siglato un accordo per fornire dei posti nel proprio percorso executive master in Management delle amministrazioni pubbliche, per dirigenti e funzionari della Pubblica amministrazione, per fornire mille posti nei nostri corsi a catalogo che hanno a che fare coi vari temi del management delle amministrazioni pubbliche. È il nostro contributo a questa operazione di rinnovamento e qualificazione delle competenze” conclude Valotti.
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