L'allarme sulla perdita di potere d'acquisto degli italiani, legata a inflazione e rincari delle materie prime

La corsa dei prezzi rischia di rovinare il Natale: un’eventuale fiammata dell’inflazione nell’ultima parte dell’anno, secondo Confcommercio, rischia di tagliare i consumi per 5,3 miliardi. A pesare sono il caro materie prime e la penuria dell’offerta: secondo l’ufficio studi dell’associazione, nell’ipotesi di un aumento medio dei prezzi del 3% si perderebbero circa 2,7 miliardi di euro di consumi, che potrebbero arrivare fino a 5,3 miliardi nell’ipotesi – non tanto irrealistica – di un’inflazione al 4%; in entrambi i casi, quasi i tre quarti della perdita deriverebbero da un’immediata riduzione del potere d’acquisto del reddito disponibile, il resto dall’erosione della ricchezza finanziaria detenuta in forma liquida; su questa riduzione dei consumi pesa, peraltro, anche l’aumento delle spese obbligate per il rincaro dei prezzi dell’energia che si è già trasferito sulle bollette di luce e gas.

Inflazione e aumento delle spese obbligate potrebbero ridurre i consumi nei prossimi mesi, con il rischio di rallentare la crescita del Paese – è l’allarme lanciato da Carlo Sangalli – Occorre, dunque, utilizzare presto e bene le risorse del Pnrr e iniziare a ridurre finalmente la pressione fiscale su famiglie e imprese, a partire dal costo del lavoro. Solo così si possono rilanciare investimenti e consumi”.

Le stime del Codacons: “Minor spesa a famiglia per 204 euro”

Ma quanto peserebbe concretamente la corsa dell’inflazione nelle tasche dei cittadini? Secondo Codacons, la riduzione dei consumi per 5,3 miliardi equivarrebbe ad una minore spesa pari a 204 euro a famiglia solo in occasione del Natale, spiega il presidente Carlo Rienzi, secondo cui “il rischio concreto è quello di un Natale ‘in bianco’, con una forte riduzione dei consumi in tutti i settori legati alla festività, dai regali agli addobbi, passando per viaggi e alimentari, ed effetti a cascata per l’economia nazionale in un momento in cui la ripresa dovrebbe essere sostenuta e aiutata”. Per Assoutenti il rischio è anche quello di un Natale “al buio”, con meno luminarie e una ridotta illuminazione natalizia nei negozi e nelle vie dello shopping delle varie città italiane.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata

Tag: