Le raccomandazioni di Bruxelles: "Ridurre debito con entrate inattese e spostare la tassazione dal lavoro". Moscovici: "La porta del dialogo resta aperta"

"Per l'Italia è  giustificata la procedura per disavanzi eccessivi per il debito". Lo sottolinea in una nota la Commissione europea, presentando le raccomandazioni specifiche per Paese nell'ambito del pacchetto economico di primavera. Secondo l'Ue, bisogna usare le entrate inattese per accelerare la riduzione del debito. E si dovrebbe anche spostare la tassazione dal lavoro. "E' necessario – spiega la Commissione – combattere l'evasione fiscale, soprattutto l'omessa fatturazione, con un rafforzamento dell'uso di pagamenti elettronici obbligatori abbassando la soglia legale al di sotto della quale è possibile usare i contanti". 

"Abbiamo visto i danni fatti dalle recenti scelte prese dall'Italia", ha rimarcato il vicepresidente della Commissione Valdis Dombrovskis, in conferenza stampa. L'Italia non ha rispettato i criteri delle regole europee sul debito per il 2018, ha spiegato ancora Dombrovskis, precisando che "la procedura non è stata aperta: aspettiamo ora l'opinione degli esperti del Comitato economico e finanziario".

Quali sono adesso i prossimi passi? Il rapporto della Commissione sarà discusso dagli esperti del Comitato economico e finanziario che dovrà fornire un'opinione entro 15 giorni. Poi spetterà alla Commissione presentare un nuovo rapporto con una proposta di avvio della procedura contro l'Italia, che sarà esaminato dai ministri delle finanze europei (Ecofin) alla prima riunione utile del 9 luglio. Saranno infine i ministri a decidere a maggioranza qualificata se far partire o meno la procedura, approvando anche le raccomandazioni sulle correzioni con scadenze precise dei conti pubblici italiani che la Commissione Ue presenterà contestualmente.

Moscovici – "Per quanto riguarda l'Italia, le cifre per il 2018 sono problematiche su due fronti: invece di ridursi, il debito pubblico italiano, che rappresenta un onere maggiore per l'economia, è aumentato ulteriormente dal 131% al 132% del Pil. E il deficit strutturale, che dovrebbe essere diminuito dello 0,3% secondo la raccomandazione del Consiglio, si è invece ampliato dello 0,1%, il che significa che c'è stata una differenza di 0,4 punti percentuali rispetto alla conformità", ha riferito il commissario europeo Pierre Moscovici. "Siamo pronti al dialogo con il governo italiano sulla base di elementi fattivi", ha aggiunto.

Conte – Dal Vietnam, intanto, arriva la replica di Giuseppe Conte: "Io sono sempre determinato e ottimista e farò di tutto per scongiurare una procedura che farebbe del male al Paese", ha dichiarato il premier. "Non ho letto ancora le raccomandazioni – ha precisato – ma quello che posso dire è che dal monitoraggio dei nostri conti, in particolare per questo 2019, sta evidenziando delle maggiori entrate tributarie e contributive. Sono maggiori rispetto alle previsioni di stima: questo ci consente di avere dei margini migliori e di poter reagire meglio alla congiuntura economica che non è favorevolissima in questo primo semestre". 

Di Maio – Dura la reazione di Luigi Di Maio: "Noi siamo persone serie, l'Italia è un Paese serio, che rispetta la parola data. Quindi andremo in Europa e ci metteremo seduti al tavolo con responsabilità, non per distruggere, ma per costruire. Però è molto seccante che ogni giorno si trovi un motivo diverso per parlare male dell'Italia e di questo governo", le parole del vicepremier su Facebook. "Sono anni che diamo senza ricevere, o che riceviamo meno di quanto ci spetterebbe, anni che siamo totalmente ignorati sulla questione migranti, ad esempio. Ci lasciano tutto il peso e, come se non bastasse, poi ci fanno pure la morale. Così non va bene, così è troppo facile".

Poi l'affondo: "Non è concepibile che un Paese con 6 milioni di disoccupati reali e migliaia di aziende che producono sotto il loro potenziale venga messo in croce perché vuole investire sulla crescita, il lavoro e la riduzione delle tasse".

"Non chiedo tanto: diritti. Che tradotto significa la possibilità di aiutare le famiglie, le imprese, le scuole, la nostra sanità. Quindi rimbocchiamoci le maniche tutti. E con 'tutti', intendo anche Bruxelles. Per ultimo due cose: Quota 100 non si tocca e, sia chiaro, le pensioni degli italiani non si toccano", si legge infine nel post. 

Salvini – Per Salvini, "l'unico modo per ridurre il debito creato in passato è tagliare le tasse (Flat Tax) e permettere agli italiani di lavorare di più e meglio. Con i tagli, le sanzioni e l'austerità sono cresciuti debito, povertà, precarietà e disoccupazione, dobbiamo fare il contrario". "Non chiediamo i soldi degli altri, vogliamo solo investire in lavoro, crescita, ricerca e infrastrutture. Sono sicuro che a Bruxelles rispetteranno questa volontà", ha sottolineato infine il vicepremier.

Le raccomandazioni agli altri Paesi – L'Ue ha deciso di chiudere la procedura di infrazione per deficit eccessivo contro la Spagna, che durava da 10 anni. 

Per quanto riguarda la Francia, al termine del rapporto dettagliato sul debito pubblico, secondo l'articolo 126.3 del Trattato, la Commissione ha decretato che Parigi rispetta i parametri europei e la deviazione è temporanea. 

 

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