Il presidente Pisauro sulla nuova versione della legge: "Gli investimenti scendono di un miliardo rispetto al 2018"

Manovra verso il via libera definitivo della Camera. Dopo la pausa natalizia, e dopo il voto di fiducia in Senato, il testo è in discussione, in terza lettura, in commissione Bilancio e venerdì approderà in Aula. Il voto finale è previsto entro sabato 29 dicembre.

Tria in commissione Bilancio. In audizione presso la commissione Bilancio della Camera, il ministro dell'Economia, Giovanni Tria, difende il testo concordato dopo un lungo negoziato con la Commissione Ue per evitare l'avvio della procedura di infrazione. "Credo che nelle ultime ore abbiamo raggiunto il miglior risultato possibile, sia sul piano economico e finanziario, che politico". "Ciò ci consentirà di ridurre lo spread", aggiunge "e ottenere più risorse per la crescita", in modo da "dare più fiducia ai consumatori e ai mercati".

"Stiamo cercando di uscire dalla trappola della bassa crescita, stimolando i consumi, migliorando le capacità progettuali, alleggerendo il carico fiscale e dando una forte spinta agli investimenti", cercando "di tutelare le fasce più vulnerabili" e rispettare le regole europee, assicura il ministro. 

Per sterilizzare le clausole Iva previste dalla legge di Bilancio per il 2020 e 2021, spiega, "confidiamo di poter intervenire per gli anni prossimi come fatto quest'anno, sperando in una maggiore crescita e adeguate coperture da trovare, come è accaduto anche quest'anno, con fatica".

Poi passa ai singoli provvedimenti. "Il reddito di cittadinanza partirà dal 1 aprile 2019", con apposito decreto che "sarà emanato all'inizio del 2019". Il titolare del Mef spiega che la dotazione "ammonta a 7,1 miliardi", uno stanziamento che, rispetto alle previsioni iniziali, è stato "rivisto a ribasso senza modificarne minimamente la portata". Il taglio delle pensioni d'oro, continua, porterà a un risparmio di "415,6 milioni tra il 2019 e 2023" di cui "circa 80 milioni nel 2109". 

Urla e bagarre. Il titolare del Mef stava parlando quando dai banchi dell’opposizione si sono levate lamentele, alle quali il ministro ha risposto: "Mi avete criticato per un’ora, potrò rispondere o no?". I parlamentari, soprattutto del Pd, hanno iniziato un botta e risposta con i colleghi della maggioranza, tanto da costringere il presidente Claudio Borghi a richiamare più volte all’ordine i commissari. "Non posso vedere gente che mette le mani addosso a un altro collega".

L'audizione di Pisauro (Upb). Anche il presidente dell'Ufficio parlamentare di bilancio, Giuseppe Pisauro, sempre in audizione alla Camera, ha analizzato la nuova versione della legge, dopo la presentazione del maxiemendamento. Per l'esperto si verifica "un leggero aumento di mezzo punto" della pressione fiscale "che poi rimane stabile". Dunque si passa "al 42,4% nel 2019", rispetto al "42 del 2018", spiega. E "negli anni successivi, se non si considerano le clausole si va al 42,8% e 42,5".

Capitolo investimenti. "Il complesso di investimenti scenderebbe, rispetto al 2018, di circa 1 miliardo". "In senso stretto resta un aumento" delle risorse, "ma se prima erano di 3 miliardi", "ora, con la nuova versione sono di 1,5 miliardi. Quindi c'è un incremento ma in misura minore", continua Pisauro, sottolineando che comunque "nel triennio gli investimenti aumentano, non c'è dubbio. È evidente". "Se si realizzassero, sarebbe un bel risultato – aggiunge -. Mi preoccuperei della capacità come amministrazioni pubbliche di fare investimenti pubblici. Detto ciò, vale il fatto che prima c'era una appostazione e ora è stata modificata".

In merito a un disavanzo dovuto alla mancata disattivazione delle clausole Iva, Pisauro afferma: "La sostenibilità" per le finanze pubbliche di un "è a rischio". "Quasi 29 miliardi nel 2021 è difficile pensare che si possano compensare con un taglio alle spese", spiega.

Infine, la previsione di crescita viene "valutata accettabile dall'Upb, anche se vanno segnalati notevoli rischi al ribasso". 

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