Ryanair sarebbe pronta a investire in Alitalia con una quota di maggioranza
Vola l'utile di Ryanair. La compagnia low cost ha alzato il velo sui conti del suo primo trimestre fiscale, che termina il 30 giugno. L'utile dopo le tasse mostra un rialzo del 55% a 397 milioni di euro, a fronte dei 256 milioni di un anno prima. Brillante anche la crescita del traffico passeggeri, che sale del 12% a 35 milioni di unità, anche se la stessa Ryanair ammette che il risultato è in parte "distorto" dalla Pasqua, che nel corso dell'esercizio precedente non ricadeva nei primi tre mesi.
La compagnia aerea, forte del suo stato di salute, conferma che una delle offerte pervenute per Alitalia arriva proprio da Ryanair. "Stiamo seriamente indicando che abbiamo interesse per Alitalia", spiega il ceo Michael O'Leary nel corso della conference call sui risultati del primo trimestre fiscale. Venerdì scorso è scaduto il termine per la presentazione delle offerte non vincolanti e sul tavolo dei commissari ne sono giunte una decina.
Tuttavia il proseguo dell'impegno di Ryanair dipende da un'eventuale profonda ristrutturazione della ex compagnia di bandiera italiana e dalla fine delle influenze del governo isulle strategie del vettore ora in amministrazione straordinaria. "Il nostro interesse per Alitalia resterebbe solo se ci fosse una ristrutturazione significativa in modo che Alitalia possa essere ragionevolmente in grado di operare su una base redditizia", afferma O'Leary che pretende "assenza di interferenze del governo italiano".
Il capo esecutivo dell'azienda irlandese aveva parlato già a giugno di un'interesse per la compagnia italiana. O'Leary aveva spiegato però che un investimento sarebbe stato possibile solo in caso di acquisizione di una partecipazione di maggioranza. Inoltre il manager aveva precisato di essere più interessato a una collaborazione con Alitalia che a un acquisto del vettore. Anche perché da sola Ryanair procede a tutto motore. Oltre all'utile e al traffico, i ricavi di aprile-giugno segnano un aumento su anno del 13% a 1,91 miliardi di euro. "Le tariffe sono aumentate dell'1%, a poco più di 40 euro, ciò è dovuto a un forte aprile compensato dalla sterlina debole", dichiara O'Leary con gli analisti. La compagnia low cost irlandese conferma la guidance sul profitto dell'intero anno fiscalenella forbice tra 1,4 e 1,45 miliardi di euro, prospettiva che, spiega nel comunicato Ryanair, "rimane fortemente dipendente dalle prenotazioni estive". Il titolo ha reagito chiudendo con un calo del 4,62% a 17,32 euro sulla piazza di Londra.
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